FOLLONICA – Ieri pomeriggio Andrea Benini, candidato sindaco di Follonica per il centrosinistra, ha incontrato dirigenti e giocatori del Follonica hockey per parlare di come aiutare il movimento a crescere ancora.
“L’hockey è una parte irrinunciabile dell’identità della nostra città – dice Benini -. Lo abbiamo sostenuto come amministrazione comunale e vogliamo continuare a farlo crescere, non solo per il blasone o per i grandi risultati sportivi raggiunti, ma soprattutto per i tanti bambini e ragazzi che sono ormai da alcuni anni considerati il miglior settore giovanile d’Italia”.
“Tra i tanti interventi realizzati dalla nostra amministrazione ci sono la riqualificazione del palazzetto, il rinnovo del tetto con la sostituzione della vecchia copertura in eternit, gli interventi di sostituzione di tutti gli infissi e il miglioramento delle performance energetiche dell’edificio, il rifacimento della facciata lato tennis. Lavori importanti – aggiunge Andrea Benini – che hanno restituito alla città un palazzetto quasi completamente rinnovato, che permette sempre più di avere un impianto adeguato anche per continuare ad ospitare grandi manifestazioni come le finali giovanili e le Final Eight, che la nostra città ha accolto, negli ultimi anni, per ben tre volte, portando a casa, in quella magica serie di tre partite, anche una sorprendente e magnifica Coppa Italia”.
“Ed è in questa direzione che insieme alla dirigenza del Follonica Hockey vogliamo andare, se torneremo ad amministrare la città, portando avanti il percorso iniziato – spiega Benini – risolvendo alcune delle criticità dell’impianto ed offrendo al movimento spazi sempre più adeguati per tutte le esigenze, anche in estate per poter promuovere nella nostra città stage e camp”.
“Infine una parola su un progetto di collaborazione nato l’anno scorso, e che l’amministrazione comunale ha sostenuto, con l’associazione Biglie sciolte. Perché il pattinaggio è davvero evocativo, è davvero la lingua della vita, oltre lo sport; l’immagine di questi bambini in equilibrio precario, che affascinano con la grazia dei movimenti e l’imprevedibilità della cadute, tra bellezza e fragilità, ma con la voglia sempre di rialzarsi, con fiducia, sapendo che accanto c’è qualcuno pronto a prenderli e farli di nuovo correre sulle rotelle, è una metafora della vita”.
“È questa la bellezza di una comunità, fragile, che si regge su un equilibrio sottile e che ha bisogno di supporto per non venire meno – conclude Benini -. Sta a noi, come fanno queste bambine e questi bambini, i loro genitori, i volontari, la società di hockey e pattinaggio, mettere in condizione ciascuno di fare la propria corsa con i propri limiti e le proprie capacità, senza alcuna commiserazione”.