GROSSETO – Un accordo tra Cna Grosseto e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per avviare un percorso di formazione rivolto al personale dell’associazione grossetana ed agli artigiani.
“Da circa un anno abbiamo avviato una riorganizzazione interna, per essere ancora più rispondenti alle esigenze delle imprese, che negli ultimi anni sono in parte cambiate, sia per effetto di novità normative, sia come conseguenza della crisi economica”, spiega il direttore Anna Rita Bramerini. “La collaborazione con il Sant’Anna, una tra le più prestigiose Università italiane, è per noi strategica, perché ci permetterà di implementare le competenze già presenti nelle nostre strutture e di accompagnare le nostre imprese in un percorso di crescita culturale e manageriale, per essere più competitive”.
“In tempi di profondi e repentini cambiamenti, come quelli in cui stiamo vivendo -dichiara il presidente di Cna Grosseto Riccardo Breda – è fondamentale investire sul capitale umano, perché i nostri collaboratori sono la risorsa più importante per essere competitivi”.
Il primo corso, che prenderà il via nelle prossime settimane, si articola in tre moduli volti a fornire competenze in vari ambiti: dal basic management, che si incentra sul controllo di gestione, sulla comunicazione e sulla valutazione delle performance, agli strumenti operativi, fino ad arrivare alle strategie e modelli di business. Il corso prevede anche una parte laboratoriale, che coinvolgerà le imprese associate a Cna per migliorare i servizi erogati e sviluppare congiuntamente soluzioni innovative.
Per Marco Frey, professore dell’Istituto di Management del Sant’Anna: “Le profonde trasformazioni in corso nel sistema economico-sociale richiedono un continuo aggiornamento delle conoscenze e degli strumenti e ciò vale anche per le piccole imprese e gli artigiani che costituiscono la spina dorsale del nostro Paese. Con la Cna di Grosseto abbiamo progettato un percorso di sviluppo delle competenze e dei servizi erogati che possa supportare lo sviluppo del territorio. Siamo lieti di essere parte di questa sfida in cui innovazione e sostenibilità saranno valorizzati come opportunità competitive”.
Un percorso quindi che fa del confronto con la base associativa un punto di forza, proprio per far sì che l’esito della formazione sia rispondere effettivamente ai bisogni delle piccole e medie imprese artigiane.