GROSSETO – «Giacomo Termine, che anticipa il testo dell’interrogazione, dimostra scarsa conoscenza e rispetto del funzionamento delle Istituzioni democratiche» lo affermano i consiglieri di maggioranza del Consiglio provinciale di Grosseto. «Di più, rende evidente la sudditanza alle logiche del PD dei consiglieri provinciali di minoranza firmatari, chiaramente eterodiretti».
«Giacomo Termine, pur di fare polemica pretestuosa, si inventa situazioni di precariato che in Provincia attualmente non esistono. Ma che esistevano numerose quando era il PD a governare la Provincia attraverso tutta una serie di contratti di collaborazione. Con l’amministrazione Vivarelli Colonna, le assunzioni avvengono per concorso o selezione pubblica, nel massimo della trasparenza: in Provincia verranno assunti solo i migliori, selezionati tra le oltre mille domande pervenute, senza il precariato o le forme di privilegio usate in passato».
«Al momento, la Provincia sostituirà i pensionamenti e le cessazioni degli ultimi anni, questo anche in una logica di controllo della spesa e in attesa che il legislatore faccia uscire dal limbo dove ha recluso questo Ente, restituendo competenze e risorse» prosegue la maggioranza che appoggia Vivarelli Colonna.
«Vogliamo, inoltre, correggere il grossolano errore commesso dalla minoranza, probabilmente per una superficiale lettura del testo: non è prevista alcuna assunzione di un direttore generale ma esclusivamente l’incarico (a costo zero) al segretario generale delle relative funzioni che pertanto verranno svolte senza ulteriori emolumenti, nel pieno rispetto di quello che già accade da quando Vivarelli colonna è presidente della Provincia».
«Se è vero poi che la cantoneria sia sottodimensionata, di questo dovremo ringraziare ancora una volta Termine e la politica accentratrice della Regione Toscana che nel tempo, invece di aiutare i Comuni e le Province, li hanno depredati di personale, risorse finanziarie e strumenti di lavoro. Con le necessarie risorse dallo Stato e dalla Regione, questa Amministrazione investirebbe fino all’ultimo centesimo in strade ed edifici scolastici».
«Se Termine vorrà regalarci la gioia di partecipare almeno una volta alle assise in Provincia, potremo presentargli il glorioso personale che tenacemente è rimasto a lavorare in anni di incertezza e smantellamento. Dipendenti che sanno bene che il loro posto di lavoro fu messo a rischio dalla famigerata legge Delrio – Renzi. Dipendenti che tutte le mattine si guardano il pane andando a lavoro. Tutti i giorni. Senza scuse o privilegi. Tutti i santi giorni».