GROSSETO – L’Avis presenta i dati delle donazioni 2019 in una conferenza stampa presieduta da Carlo Sestini, presidente provinciale Avis, e Erminio Ercolani, presidente comunale Avis.
“Grazie – apre Sestini – ai donatori per la loro disponibilità e per il loro grande cuore, le sezioni per la forte attività di promozione e l’impegno quotidiano nel promuovere la pratica della donazione di sangue e plasma, e l’Azienda sanitaria con gli operatori dei centri trasfusionali, medici e infermieri per la disponibilità e per l’attenzione mostrata nei confronti dei donatori, elemento imprescindibile del sistema sanitario e portatori di salute”.
Nel 2019, per prima volta dal 2013, si è invertito il trend negativo delle donazioni, tanto che sono state 151 in più con un aumento dell’1,28% complessivo rispetto al 2018, trend positivo che si ripercuote anche per la tipologia di donazione (+0,01% nel sangue intero, +3,09% nel plasma e +15,05% nel multicomponent).
“In totale si sono sfiorate le 12mila donazioni (11.977) – prosegue Sestini -. Con l’89% delle donazioni a livello provinciale, ci confermiamo il bacino più ampio di donatori e donazioni. Siamo tornati ai numeri del 2016”.
“I donatori attivi sono stati 7mila 128 contro i 7.033 del 2018 (+1,36%), con 4.700 maschi e 2.428 femmine. Di questi 6.103 hanno compiuto almeno una donazione (+84% rispetto al 2018), con l’indice di donazione provinciale che si conferma dell’1,96%, dato identico all’anno precedente.
I riattivati, ossia chi non aveva compiuto almeno una donazione negli ultimi due anni, sono stati 564.
I nuovi donatori risultano 639 (327 uomini e 312 donne) confermando una tendenza a pareggiare il numero per sesso. Il dato è in crescita del 13,5%, aumento che ha compensato le 365 cessazioni o cancellazioni.
Per fasce di età la concentrazione maggiore di donatori si ha tra i 46 e i 55 anni per entrambi i sessi, mentre tra i nuovi è quella dei giovani di età compresa tra 18 e 25 anni. Gli ultrasessantacinquenni sono in crescita passando da 190 a 238.
La tipologia di gruppo più numerosa è quella dello 0+ (2782) seguita dall’A+ (2.354), mentre quella meno numerosa gli AB- con 28 e il B- con 103. I rarissimi 0-, i donatori universali, sono 552.
Gli uomini prediligono la donazione di sangue intero (77.73%) e solo del 17,43% di plasma, mentre per le donne questa differenza si contrae passando al 58,73% per il sangue e 39,8% per il plasma.
Il mese dove si è donato di più è stato novembre (1.111) e dove lo si è fatto di meno è agosto (894). Un grosso recupero lo si è fatto negli ultimi 4 mesi dell’anno quando si è sempre superato le mille donazioni.
I donatori attivi che non hanno potuto donare per motivi sanitari sono stati 39 e chi lo ha fatto per altri motivi sono stati 932. Nel 2018 erano rispettivamente 27 e 669 (+39,31%).
“Un grosso lavoro è stato poi svolto dai ragazzi del servizio civile – conclude Sestini – che hanno portato Avis e la donazione di sangue e plasma dentro le scuole, avviando 78 diciottenni ai centri trasfusionali per donare”.