GROSSETO – Si è conclusa, domenica scorsa, l’esercitazione “Rock Topside” che ha visto i cavalieri paracadutisti di “Savoia” cooperare con i colleghi statunitensi del 2° battaglione della 173^ Airborne Brigade. Unità di paracadutisti con base alla Caserma Ederle di Vicenza.
La fase addestrativa effettuata dai cavalieri della Brigata “Folgore”, si è svolta presso la base Setaf di Vicenza ed è stata utile per studiare la pianificazione della missione e le attività propedeutiche specifiche connesse all’aviolancio e alla tipologia di paracadute utilizzato dai colleghi americani.
I cavalieri della Brigata, una volta imbarcati su un velivolo C-17 dell’Air Force decollato dalla base di Aviano, hanno sorvolato la zona lancio “Marta”, situata all’interno del poligono di Monteromano, in provincia di Viterbo, dove si è svolto un lancio di massa.
I Cavalieri paracadutisti di “Savoia”, una volta giunti a terra, hanno effettuato operazioni di riordino, fissaggio, disgregazione e imboscata, in qualità di Opfor (Opposing Force) con alcune sessioni di training congiunto con i soldati americani. L’intero ciclo addestativo ha visto lo spiegamento delle forze del 2° battaglione “The Rock” procedere alla validazione delle proprie truppe, impiegate successivamente nelle aree di Hoenfels in Germania.
La preparazione dei cavalieri paracadutisti unitamente alla determinazione dimostrata hanno permesso di portare a termine con successo tutte le attività, la professionalità e lo spirito costruttivo, dei baschi amaranto di “Savoia” hanno riscosso gli apprezzamenti del Comando statunitense.
L’esercitazione, nel suo complesso di eventi, si è dimostrata fondamentale per addestrare e perfezionare le capacità di pianificazione, l’iniziativa e l’autonomia decisionale tanto dei Comandanti ad ogni livello quanto del singolo elemento.
Occasione addestrativa che ha permesso, tra l’altro, di far conseguire il brevetto di paracadutismo statunitense a tutto il plotone aviolanciatosi sulla Drop Zone “Marta”, molti dei quali “giovani” cavalieri Vfp1 che al fianco dei colleghi più anziani, hanno affrontato la nuova sfida con caparbietà, slancio ed orgoglio.
La “Rock Topside” ha dato al personale di “Savoia Cavalleria”, la possibilità di potersi confrontare con una unità straniera avio-portata, incrementando le proprie capacità di cooperazione nell’ambito dell’airborne community ed ha mostrato le peculiarità della Cavalleria paracadutista, unendo le capacità delle aviotruppe (aviolancio e riordino in territorio ostile, attacco, difesa ecc.) con quelle tipiche della Cavalleria (ricognizione d’area e di itinerari in maniera occulta, acquisizione obiettivi, ecc.).