GROSSETO – La sconfitta con l’Albalonga ha lasciato strascichi di polemica sulla gestione dello stadio Zecchini. Il primo segnale si è visto al 10’ della ripresa, quando in Curva Nord è stato esposto lo striscione “Comune le promesse vanno mantenute”, ripreso poi a fine partita dalle dichiarazioni di mister Magrini. “Siamo arrivati al campo – ha spiegato ieri Magrini a Tv9, subito dopo la partita – e non era stato rullato e non era stata tagliata l’erba. Dal 15 luglio sono qua e ho sempre rispettato al massimo il campo di Grosseto: ci saremmo potuti allenare due volte a settimana e invece per non rovinarlo non ho mai fatto nemmeno una seduta d’allenamento, ma quando poi arrivo la domenica in campo e vedo che è scandaloso allora mi girano le scatole. L’errore di Gorelli, che ha dato il là al pareggio all’Albalonga, è nato proprio da quello”.
Un Magrini molto diretto, che ha ribadito più volte che il campo non è stata la causa della sconfitta ma che ha comunque influito, e non poco. “Anche il Comune è responsabile – ha concluso Magrini – perché mette i soldi: ad esempio nel campetto dove ci alleniamo non ci passano nulla da un mese, ed è in condizioni pietose. Però quando gioca la Pianese il campo è sempre rullato e lisciato. Quando invece gioca il Grosseto no; e a me questo non sta bene”.
Quello che invece stupisce è la reazione del pubblico a fine partita: curva e tribuna hanno applaudito i giocatori dimostrando grande maturità. Anche i tifosi biancorossi che si sono affacciati ai social dopo la partita hanno sostenuto i giocatori con parole d’affetto. Sintomo importante di una tifoseria che sta crescendo e che sta apprezzando il grande lavoro svolto da squadra e società fin qua.