GROSSETO -Legambiente condivide le dichiarazioni dei rappresentanti della piccola pesca riguardo all’utilizzo eccessivo delle nasse e dei barattoli in pvc che stanno minacciando fortemente la presenza dei polpi nei mari dell’Argentario e della costa maremmana con una nota a firma di Angelo Gentili, membro della segreteria nazionale di Legambiente.
“L’ultimo decreto emanato dal Mipaaf relativo la pesca al polpo – ha dichiarato Gentili – prevede che possano essere calate fino a 1250 trappole in pvc per imbarcazione, una ogni 15 metri per 20 km. Numeri davvero eccessivi, considerando il fatto che questa specie ne risulta fortemente minacciata”.
“Inoltre – prosegue -, il fermo di questa attività è previsto dalle attuali disposizioni vigenti per solo un mese all’anno (15 luglio -15 agosto), nel periodo di riproduzione, mentre invece occorrerebbe prevedere, dato il fatto che i polpi stanno letteralmente sparendo dal nostro mare, un permesso di solo 5-6 mesi all’anno per questo tipo di pesca”.
“In questo modo – conclude Gentili – si darebbe la possibilità alla specie di riprodursi e non di ridursi fino a sparire. Chiediamo pertanto con forza alle autorità competenti nazionali e regionali di prendere provvedimenti al fine di evitare il perdurare di una simile allarmante situazione che rischia di mettere ancor più in pericolo il nostro già compromesso ecosistema.”