FOLLONICA – Prosegue la nostra cavalcata tra i rioni del carnevale di Follonica. Oggi curiosiamo nel capannone di Senzuno.
Carro: «El Dia de Los Muertos è la festa dei morti che celebra la vita. Una commemorazione dei defunti che si trasforma in un allegro carnevale di colori e musica» è il tema del carro del rione Senzuno che prende spunto da una tipica festa messicana dedicata ai morti.
«Il Rione Senzuno danza attorno alla morte, ispirandosi al Messico e alla sua tradizione popolare – afferma il presidente Michele Nannini -. Bambini, giovani e adulti indossano travestimenti da scheletri colorati, ballano e sfilano festeggiando la vita, di cui la morte è un passaggio gioioso e inevitabile. “Viva la vida”, titolo della più famosa opera della pittrice messicana Frida Kahlo è la versione senzunese di una delle più antiche espressioni culturali del centro America, patrimonio dell’UNESCO dal 2008, che celebrando gli antenati afferma l’identità di un popolo e le sue origini indigene mostrando la morte da un punto di vista decisamente insolito e gioioso».
E il carro del Rione Senzuno celebra tutto questo con una danza che è anche l’incontro tra i due grandi scheletri abbigliati, truccati secondo la tradizione de el Dia de Los Muertos, proprio per celebrare la festa, la vita, l’amore, l’allegria. Attraverso l’allegria, i colori e la musica, i defunti si ritrovano e si riconnettono alla vita ecco perché i due mascheroni nel loro avvicinarsi si allontanano anche, in questo ripetersi annuale che è anche la danza della vita. Il carro è preceduto dalla sfilata a terra, interamente disegnata e confezionata a mano; tutti i costumi sono stati prima immaginati, poi disegnati, modellati, cuciti e dipinti a mano, dalle maschere alle decorazioni dei costumi maschili. Viva la vida!».
Reginetta: Elena Sofia Bruciaferri ha 18 anni, studia al liceo di scienze umane di Follonica «Quest’anno ho la maturità. Proseguirò gli studi ma non ho ancora deciso che percorso scegliere. Vorrei comunque continuare in questo ambito, quello delle scienze umane. Magari psicologia».
Rispetto al rapporto col carnevale afferma: «Lo frequento fin da piccola, anche perché anche mio padre ci partecipa sin da bambino. La nostra famiglia è sempre stata a stretto contatto con il carnevale».
Essere reginetta è stato dunque un percorso, una scelta che Elena Sofia attendeva da tempo «tutti gli anni sono sul carro, si parlava da tempo di fare questo salto, e ora è arrivato il momento». Sul suo vestito non vuole svelare nulla, se non che le piace molto. Come anche il carro, «un tema impegnativo, non è stato facile interpretarlo, ma mi piace molto».
Organigramma: Presidente: Michele Nannini, Direzione tecnica realizzazione carro: Carlo Raspanti, Tesoreria: Elena Anastasia, Ideazione e realizzazione bozzetto: Riccardo Carresi e Silvia Manganelli. Direzione Artistica: Elisa Rugi, Segreteria: Simona Accardi, Reginetta: Elena Sofia Bruciaferri Costruzione carro, realizzazione mascherata, animazione e attività del rione: Alessandro Bozolo, Massimo Bruciaferri, Roberto Santini, Elena Rugi, Claudio Cocchetti, Gina Bugiani, Beatrice Tosi, Paolo Carresi, Alessandra Ciani, Riccardo Carresi, Silvia Manganelli, Luciana Balestri, Sara Maione, Antonio Cerboni, Romana Berretti, Cinzia Lo Porto, Daniela Vizzarro, Roberta Cinci, Stefano Chelini, Andrea Leoncini, Giorgio Orobello, Giovanni Ronzoni, Sabrina Montomoli, Simone Spaccasassi, Doris Piccini, Simone Reali, Silvia Mosca, Giada Ronzoni, Carmela Ferlante, Claudio Mercantelli, Michele Cocola, Francesco Filippazzi, Paola Vannini, Claudia Montomoli, Francesca Casetta, Grazia Ceccarelli, Emanuele Capaccioni, Mirco Bisello, Luciano La Ganga, Luca Ballerini, Elena Sofia Bruciaferri, Antonella Cerboni, Barbara Della Bona, Lara Ticozzelli, Luciano Balestri, Andrea Forlini, Alessandro Fossi, Cinzia Bartoletti, Alessio Soldi, Lucia Lanini, Alba Venturini, Adriana Dragomir, Lina Lipari, Diego Bongini, Giacomo Tosi, Rita Carosi, Alba Mandolini, Lio Manganelli «e tutti coloro che sono venuti al capannone a darci una mano, chi per un minuto chi per un’ora chi per un giorno, e che renderanno il carro davvero di tutto il Rione».