FOLLONICA – “Ex Colonia Marina: venderla prima che collassi. Il tempo stringe, e la colonia ormai è in uno stato di totale abbandono. Un livello di degrado e di rischio per l’incolumità delle persone dovuto a possibili crolli non più sostenibili”. A scriverlo, in una nota, In movimento per Follonica.
“‘Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare’ recita un vecchio adagio, che nel caso della colonia calza a pannello: la città dibatte da anni sul cosa farne e con quale risorse salvare l’edificio – si legge nella nota -. E la politica locale si è sempre accodata al coro che voleva la colonia pubblica salvata con soldi pubblici. Un ritornello che dura da decenni riproposto anche in questa campagna elettorale. Ma le strade, a partire dai finanziamenti europei, che promettono il salvataggio per mano pubblica della struttura, non sono percorribili nel breve termine. Lo abbiamo detto noi nel nostro programma elettorale? Sì, ma soprattutto è il bilancio del comune a dirlo, che ha visto proprio in questi giorni il rinnovo del piano delle opere pubbliche per i prossimi tre anni che non prevede manco un euro per l’edificio”.
“E l’Europa di soldi a fondo perduto non né da più da tempo – continua In movimento per Follonica -, tutt’al più , come nel caso del Parco Centrale, finanzia una parte dei lavori ed il resto spetta alla città di Follonica che di soldi non ce ne ha, né Andrea Benini ha previsto di trovarli nel bilancio comunale. Gli ultimi soldi ‘veri’ spesi per la colonia risalgono al 1991, quando fu rifatto il tetto. Dopo allora il nulla più totale e tante chiacchere”.
“Questa è la nuda e cruda verità che il Comune di Grosseto, da quanto abbiamo appreso dalla stampa, ha affrontato vendendo le due colonie di Marina a favore di investitori pronti a fare resort di livello, creando posti di lavoro. La Colonia va salvata sì, ma dal crollo – concludono -: preservarne i tratti architettonici e aprire ad investimenti che sicuramente saranno attratti da un palazzo d’epoca sul mare di Follonica”.