PITIGLIANO – Un itinerario ideale attraverso luoghi-simbolo del territorio provinciale, significativamente legati alla persecuzione degli Ebrei e alla discriminazione delle leggi razziali, così da ricongiungere singole esperienze e vicende locali alla dimensione universale della Shoah. È il percorso studiato da Prefettura, Istituto storico grossetano della resistenza e dell’età contemporanea con la collaborazione dei comuni di Grosseto, Pitigliano, Roccastrada, Sorano.
Quale punto di avvio dell’intero ciclo di manifestazioni, il prefetto Fabio Marsilio ha scelto Pitigliano, la “piccola Gerusalemme”. Al teatro civico, con l’attiva partecipazione degli studenti delle scuole superiori di Pitigliano e Sorano, si è svolta la commemorazione ufficiale, culminata nella consegna, da parte del prefetto, di due medaglie d’onore alla memoria di Italo Renzoni e Antenore Simi, internati militari, ritirate dai rispettivi familiari.
Nel proprio intervento il prefetto Marsilio, nel ricordare il senso del Giorno della memoria, si è rivolto agli studenti soffermandosi sul rispetto di ogni forma di diversità nel vivere quotidiano. “Ogni giorno, con i nostri gesti e le nostre parole, siamo chiamati a scegliere da che parte stare, contro ogni intolleranza, fanatismo, discriminazione”.
La presidente dell’associazione “La Piccola Gerusalemme” di Pitigliano, Elena Servi, ha reso la propria testimonianza diretta, ripercorrendo il vissuto personale di donna ebrea, vittima delle legge razziali del 1938, salvata dalla famiglia Sonno e da altri cittadini che hanno evidenziato grandi doti di coraggio e generosa umanità. All’iniziativa è seguita la visita del prefetto alla sinagoga di Pitigliano, e al museo ebraico.
In contemporanea, in piazza Duomo di Grosseto, sono stati ricordati i deportati politici grossetani e si è svolta una visita guidata per gli studenti e la cittadinanza alle pietre d’inciampo, installate sulla pavimentazione del centro cittadino. Al cinema Aurelia Antica di Grosseto, la proiezione del documentario “Anne Frank. Vite parallele”.
A conclusione della giornata, nella sala consiliare del Comune di Roccastrada, la commemorazione pubblica della piccola Gigliola Finzi, nata nel 1944 nel campo di concentramento per ebrei di Roccatederighi in territorio roccastradino, deportata e uccisa tre mesi dopo in Auschwitz.