GROSSETO – A seguito dei controlli per attività di antibracconaggio nelle aziende venatorie con i nuclei cinofili del Comando Unità Carabinieri Tutela Forestale e con il supporto del Nucleo Carabinieri Cites di Arezzo, i reparti del Gruppo Carabinieri Forestale di Grosseto hanno rinvenuto, nei pressi di un’azienda agrituristica venatoria, un esemplare di lupo imbalsamato e illegalmente detenuto. L’esemplare era parte di una collezione di trofei di caccia, tra i quali altri animali protetti dalla Cites, come orsi bruni e leopardi, poi risultati regolarmente detenuti al controllo.
Nella provincia di Grosseto sono presenti altre specie protette dalla Convenzione Cites, stipulata a Washington nel 1973 con lo scopo di regolamentare il commercio delle specie selvatiche di flora e fauna minacciate di estinzione. Tra i mammiferi, oltre al lupo, anche il gatto selvatico e la lontra.
Numerosi anche gli uccelli, come ad esempio tutti i rapaci diurni e notturni, gli aironi, gli ibis, i fenicotteri e alcuni tipi di anatre. Sono inoltre protette dalla Cites tutte le tartarughe terrestri e marine.
Per possedere questi animali, vivi o morti, o parti di essi, si deve esibire un apposito certificato rilasciato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi.
Molte altre specie, sia animali che vegetali, presenti nelle nostre zone, possono essere protette da altre normative, come la Convenzione di Berna, la legge sulla fauna omeoterma e la legge regionale sulle aree e sulle specie protette.