FOLLONICA – “Se non serve neppure la magistratura che cosa è necessario per dire no all’inceneritore di Scarlino?”. Lo domanda alla Regione ed al Pd che la governa il segretario della Lega di Follonica Roberto Azzi.
“La nuova richiesta di autorizzazione – sostiene Azzi – mi sembra talmente grave, che rasenta l’incredibile. Ma soprattutto mi fa sorridere lo scaricabarile del Pd che governa la Regione e che ha amministrato Follonica verso un responsabile che andrebbe cercato al proprio interno e non fuori. In questi anni, anzi decenni, sull’inceneritore se ne sono lette e viste di tutti i colori, ma adesso – secondo il responsabile della Lega follonichese -, si supera veramente ogni limite”.
“L’allora presidente della Provincia Leonardo Marras – ricorda Azzi – dette il via alla procedura per autorizzare l’impianto, salvo poi, da consigliere regionale, condurre una battaglia contro l’inceneritore. La giunta di centrosinistra di Scarlino e quella di Follonica dicevano di no, ma nel concreto erano solo affermazioni di facciata perché alla fine il Pd ai livelli superiori aveva già, evidentemente, deciso”. Da qui, per il segretario della Lega follonichese, “la necessità del cambiamento”.
“A Scarlino il centrodestra ha vinto – sostiene Azzi – e sono convinto che il sindaco Francesca Travison sarà irremovibile sulla sua decisione negativa. Adesso i cittadini hanno una grande opportunità: quella di dire un no definitivo. Se il centrodestra vincerà a Follonica e in Regione possono essere certi che l’inceneritore non si farà e che, finalmente, questo capitolo potrà essere definitivamente chiuso. In caso contrario, con una conferma del centrosinistra, le parole se le porterà via il vento, ma l’inceneritore diventerà una triste realtà”.