SCARLINO SCALO – Una serata da incubo per Giusy Rizzo, ex consigliera comunale di Scarlino, e la sua famiglia. Ieri nel tardo pomeriggio, al rientro in casa, il marito si è trovato davanti ad un ladro che stava svaligiando il loro appartamento.
L’uomo, rientrato dal lavoro pochi minuti prima della moglie, ha aperto la porta d’ingresso, chiusa a doppia mandata, ha acceso la luce e si è reso conto di non essere da solo in casa. Pochi attimi tra choc e il dubbio che fosse il figlio ad essere tornato in anticipo. Attimi in cui è difficile reagire e in cui il malvivente, colto sul fatto, in un lampo si è buttato dal terrazzo, da cinque metri di altezza, ed è scappato. «Speriamo si sia rotto qualcosa» scrive l’ex consigliera su Facebook.
È arrabbiata Giusy Rizzo perché «mi sento violata e non mi sento più sicura nemmeno a casa mia. Non è possibile – dice – stare dentro casa con le finestre e le porte blindate e il terrore di uscire per andare al lavoro».
Il furto di ieri si è consumato in appena 20 minuti, un tempo sufficiente per lasciare impressa la paura di chi abita in quella casa, ma anche il tempo sufficiente per rovesciare cassetti, frugare tra oggetti personali e rubare qualche collana e un anello. Niente di così particolarmente prezioso è rimasto tra le mani del malvivente, che lascia, però, un danno difficile da riparare; non sentirsi più sicuri a casa propria. «Viviamo in via Cincinnato – spiega Giusy Rizzo – , è una zona un po’ isolata e completamente a buio da quando il lampione di via Amendola si è rotto e nessuno l’ha aggiustato. L’abbiamo segnalato numerose volte al Comune, ma non è ancora stato riparato».
Infatti, il ladro è entrato proprio da quel lato, ha sradicato il cancello del giardino, è salito sul terrazzo dei vicini, si è arrampicato alla ringhiera fino ad arrivare all’altezza del soggiorno, dove ha sforzato la portafinestra ed è entrato».
Oltre a sporgere immediatamente denuncia, Giusy ha dato libero sfogo alla sua rabbia su Facebook. Scorrendo i numerosi commenti colpisce la testimonianza di tante persone che hanno vissuto la sua stessa esperienza. «Qui non si vive più sicuri – dice invece al telefono -. Sono terrorizzata, ma so anche che poteva andare peggio, se mio marito si fosse trovato faccia a faccia con il ladro senza la possibilità di fuggire».