GROSSETO – Cerimonia di commiato per il prefetto uscente di Grosseto Cinzia Torraco che oggi nel salone di palazzo del Governo, in piazza Rosselli, ha salutato la Maremma. A breve lascerà Grosseto per il suo nuovo incarico alla guida della prefettura della provincia de L’Aquila.
In Maremma invece arriverà il nuovo prefetto Fabio Marsilio. Alla cerimonia di oggi erano presenti tutti i rappresentanti delle istituzioni del territorio della provincia di Grosseto.
Tra questi i sindaci e gli assessori dei Comuni maremmani che hanno donato al prefetto Torraco un presente a dimostrazione del forte legame che in questi anni di permanenza in questa terra si era creato tra prefetto e primi cittadini.
Tra i presenti il presidente della provincia e sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il senatore Roberto Berardi, il presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda,il presidente del tribunale Laura Di Girolamo, i rappresentanti delle forze dell’ordine e della diocesi di Grosseto, della Croce Rossa, i vertici di Banca Tema, imprenditori e rappresentanti del mondo economico.
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Questo il discorso integrale del prefetto uscente di Grosseto Cinzia Torraco.
Buongiorno a tutti.
Pregiatissime Autorità, gentilissimi ospiti, desidero preliminarmente ringraziarvi tutti per la numerosa partecipazione odierna a questa breve cerimonia di commiato, che reputo, non senza un moto di sincera commozione e profonda emozione, un segnale palese di stima e
considerazione verso l’Istituzione che mi onoro di aver rappresentato e servito in questo territorio provinciale lungo l’intero arco cronologico di espletamento del mio mandato.
Tra qualche giorno, come sapete, volgerà a compimento, ormai a più di tre anni dall’atto del mio insediamento in questa provincia, il servizio che io ho reso nell’esercizio delle funzioni di prefetto di Grosseto per assumere il nuovo incarico di prefetto della provincia de L’Aquila.
Nel prendere congedo, quindi, dalla meravigliosa terra di Maremma, che sul finire del 2016 mi riservò tutta la sua più benevola e generosa accoglienza, desidero indirizzare il mio riconoscente saluto, non disgiunto da un sincero e incondizionato ringraziamento, a tutti i vertici rappresentativi delle Istituzioni pubbliche, civili e militari nonché religiose, che nel triennio della mia permanenza in questa sede territoriale non hanno mai risparmiato la più intensa e leale collaborazione, così manifestando un alto senso del dovere e un innegabile
spirito di servizio, nello svolgimento delle più diverse attività di interesse congiunto e condiviso, sempre ispirate da un comune sentire nel superiore interesse della comunità territoriale.
In tutte le occasioni istituzionali e di lavoro, infatti, io stessa ho potuto personalmente testimoniare, da parte dei rappresentanti delle Istituzioni presenti su questo territorio, la più ampia disponibilità all’interazione responsabile e costruttiva con la Prefettura, mai dissociata dallo sforzo di un’incessante ricerca di soluzioni condivise nel solco di una logica partecipativa, coesa ed equilibrata.
In tale direzione, sia per adesione al mio mandato istituzionale di prefetto che per attitudine personale, ho inteso sempre profondere il massimo impegno, assecondando tenacemente la forza innata dell’interlocuzione virtuosa così come dell’equilibrato confronto tra tutte le parti coinvolte.
Agli onorevoli membri del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e al Consigliere della Regione Toscana, che ho personalmente conosciuto in occasione del mio servizio in questa provincia, rivolgo il mio deferente saluto, grata per la sensibile attenzione istituzionale che essi hanno sempre rivolto e assicurato, nell’esercizio delle proprie funzioni, a tutte le tematiche di più stretto interesse territoriale via via emerse nel corso del tempo.
Al presidente dell’amministrazione provinciale e sindaco della Città di Grosseto nonché ai sindaci dei Comuni della provincia, quotidianamente chiamati, in forza del loro ruolo politico-istituzionale, al disimpegno di delicate funzioni pubbliche, corredate di altrettante responsabilità di non lieve peso, nell’interesse delle rispettive comunità di riferimento, rivolgo il mio cordiale saluto e ogni augurio sincero per il proseguimento della loro azione sui territori.
Con tutti, fin dall’atto del mio insediamento, ho inteso avviare e mantenere un dialogo paritario e costruttivo, convinta come sono che solo
l’azione sinergica tra i titolari di cariche pubbliche, in una società così complessa qual è la nostra contemporanea, possa assicurare il perseguimento di finalità proficue e di obiettivi solidi.
Con tutti, inoltre, ho costantemente lavorato nel rispetto della leale cooperazione interistituzionale tra i diversi livelli di governo, cercando di pormi in una condizione di ascolto sensibile e attento, intervenendo quando necessario, sostenendo e orientando nell’azione quando richiesto e prescritto dalla legge.
Da tutti, quindi, posso dire di aver ricevuto in termini di collaborazione e condivisione in un contesto operativo sempre improntato al massimo rispetto reciproco delle rispettive funzioni pubbliche.
Mi sia consentito di rivolgere un caro saluto e un augurio di buon lavoro anche al commissario prefettizio di Follonica, coadiuvato dal subcommissario, cui competerà assicurare la temporanea gestione amministrativa dell’ente locale.
Saluto e ringrazio, quindi, i vertici delle Forze dell’Ordine – il questore, il comandante provinciale dei Carabinieri e il comandante provinciale della Guardia di Finanza – che mi hanno quotidianamente affiancata, supportandomi con tutta la loro qualificata competenza professionale così come il proprio incondizionato impegno personale, nel delicatissimo compito della tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza sul territorio provinciale.
Rivolgo loro, con preghiera di estensione alle donne e agli uomini dei loro uffici, il mio plauso per l’impegno costantemente profuso nello svolgimento dei propri compiti istituzionali, sempre qualificato ed elevatissimo.
Nel saluto e ringraziamento non dimentico il comandante provinciale dei Vigili del fuoco e tutto il personale del comando provinciale, cui sono riconoscente per l’incondizionato servizio reso nelle molteplici circostanze calamitose – penso agli eventi alluvionali o agli episodi incendiari – da cui purtroppo questo territorio è stato vulnerato soprattutto negli ultimi anni.
Non nego – e non me ne vogliano tutti gli altri – di essere particolarmente legata da affetto e trasporto verso il Corpo dei Vigili del fuoco; il mio percorso professionale, segnato da una lunga permanenza negli uffici centrali del Dipartimento ministeriale ad esso dedicato, infatti mi ha reso particolarmente sensibile all’alto servizio reso dai vigili del fuoco, accrescendo in me la consapevolezza di quanto sacrificio e quanta dedizione animino la loro attività quotidiana.
Rivolgo un riconoscente saluto alla presidente del Tribunale e al procuratore della Repubblica, che contestualmente ringrazio per la proficua collaborazione costantemente assicurata nell’esercizio delle rispettive funzioni; soprattutto da ultimo, in occasione delle vicende relative alla dismissione della Casa Circondariale di Grosseto e alla realizzazione di un nuovo compendio, ho potuto personalmente testimoniare la sensibilità e la dedizione con cui i rappresentanti di tali Alte Istituzioni abbiano attentamente seguito la tematica
senza risparmio di personali energie.
La mia gratitudine non può che indirizzarsi anche ai rappresentanti territoriali delle Forze Armate, di cui l’intera comunità territoriale va
palesemente orgogliosa e fiera e ciò comprensibilmente per una tradizione storica di eccellenza: di esse non è mai mancata una pronta risposta, sempre qualificata da elevata professionalità e incondizionata dedizione, di fronte alle numerose richieste di collaborazione nel perseguimento di finalità istituzionali così come nel concorso assicurato dinanzi agli eventi calamitosi verificatisi nel territorio.
Desidero rivolgere il mio deferente saluto al vescovo della Diocesi di Grosseto e ai vescovi delle altre Diocesi della provincia, cui unisco l’attestazione sincera della mia stima incondizionata per il loro ministero pastorale orientato al supporto e al conforto delle persone più deboli e bisognosi.
Pur nella consapevolezza e rispetto dello spirito laico che ispira e anima tutte le Istituzioni pubbliche della Repubblica italiana, tra cui naturalmente la Prefettura, infatti, negli anni della mia permanenza sul territorio grossetano ho inteso valorizzare l’alta ispirazione che l’intero Corpo prefettizio trae dalla figura esemplare di Sant’Ambrogio, sotto la cui protezione i funzionari prefettizi si pongono, il medesimo santo protettore dei vescovi.
E’ singolare cogliere in filigrana, quindi, una tendenziale similitudine e parallelismo tra la funzione prefettizia e il ministero pastorale, che, pur nella diversità e autonomia degli ambiti di intervento, appaiono significativamente accomunati dall’identità di una missione caratterizzata espressamente dal fatto di essere testimonianza di servizio sui singoli territori e presso le comunità locali,
laddove nasce e matura il bisogno e l’esigenza, sia individuali che collettivi.
Rivolgo i miei saluti ai titolari e responsabili degli Uffici pubblici, sia statali che locali, al presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, alla presidente della Fondazione Polo Universitario Grossetano, al presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, agli esponenti delle categorie economiche, imprenditoriali e produttive, alle organizzazioni sindacali, ai volontari e alle numerose associazioni e ai tanti comitati presenti in provincia.
Ringrazio tutti questi ultimi con convinta adesione perché la Prefettura – e io a capo della stessa – ha lavorato proficuamente con tutti loro, sempre perseguendo come obiettivo finale il bene e la crescita del territorio.
Sento di dover rivolgere un distinto e separato saluto, non disgiunto da un cordiale ringraziamento, anche ai rappresentanti dei soggetti gestori del servizio di accoglienza per i cittadini stranieri richiedenti asilo, negli ultimi anni interlocutori costanti della Prefettura in un servizio tanto importante quanto delicato. Il loro servizio, reso negli anni con professionalità crescente, vigilato con attenzione dalla Prefettura e dal Ministero, supportato con dedizione dal Coeso di Grosseto, è stato un esempio riuscito di buona, ottima prassi concordemente riconosciuto.
Rivolgo, a questo punto, ai miei dirigenti e al mio personale della Prefettura un caloroso e affettuoso saluto, memore del loro incondizionato impegno così come della appassionata collaborazione e, perciò, grata per l’apporto qualificato dagli stessi assicurato al raggiungimento degli obiettivi istituzionali.
Da ultimo, ma non ultimi per importanza, saluto e ringrazio gli organi di stampa locali, tutti i giornalisti della stampa e radiotelevisivi, sia per aver essi rivolto sempre un’attenzione qualificata all’attività svolta dalla Prefettura, sia per aver compreso e rispettato la mia riservatezza caratteriale, pur temperata, com’è comprensibile e doveroso, dalle necessarie esigenze di comunicazione istituzionale.
Saluto, infine, il collega prefetto Fabio Marsilio, destinato a subentrare nelle funzioni di prefetto di questa provincia, cui rivolgo gli auguri sinceri di buon lavoro e del miglior corso possibile della sua nuova esperienza di lavoro in terra di Maremma.
A questa terra ricca di umanità, proverbialmente ritratta come schiva e riservata, ma nella realtà aperta e accogliente, resto non poco debitrice in termini di arricchimento sia professionale che umano e formulo l’auspicio di aver potuto restituire, ponendomi al servizio del territorio e della sua comunità, almeno quel tanto che serva a nutrire nel tempo a venire un reciproco, piacevole ricordo.
Grazie di cuore a tutti!