PIOMBINO (LI) – Il sindaco Francesco Ferrari chiarisce la situazione in merito alla decisione di non confermare la posizione di Giacomo Termine nell’organico del Comune di Piombino a conclusione del periodo di prova.
«Giacomo Termine risulta nell’organico del Comune di Piombino dal 31 dicembre 2018, periodo durante il quale si è presentato al lavoro in rare occasioni usufruendo, pur legittimamente, dei permessi dati dai suoi molteplici incarichi istituzionali e politici. Altrettanto legittimamente, alla luce dell’impossibilità di valutare il suo rendimento, abbiamo deciso di non confermare la sua posizione. Il periodo di prova obbligatorio normalmente dura sei mesi, nel suo caso, proprio a causa dei giorni di assenza maturati che ne fanno slittare la conclusione, non è bastato neanche un anno: ciò ha comportato l’impossibilità da parte del Comune di Piombino di valutare il suo operato, motivo per cui il periodo di prova è stato concepito, e confermarne la posizione nell’organico».
«Non è una scelta politica, il signor Termine a Piombino gode degli stessi diritti di un qualsiasi altro lavoratore ma, allo stesso tempo, deve ottemperare anche ai doveri che la sua posizione implica. Non credo sia giusto che qualcuno percepisca uno stipendio senza svolgere il lavoro che è chiamato a fare, soprattutto in un ente che si regge su denaro pubblico e che deve garantire servizi ai cittadini. Non sarebbe giusto nei confronti di tutti gli altri dipendenti comunali che quotidianamente svolgono il proprio lavoro con competenza e senso del dovere, come non sarebbe corretto per i molti piombinesi senza lavoro».
«Abbiamo più volte proposto al signor Termine delle soluzioni che potessero conciliare i suoi ruoli istituzionali con il lavoro in Comune, per esempio un periodo di aspettativa che gli avrebbe garantito di riprendere la sua posizione a conclusione dei mandati istituzionali, ma lui ha sempre rifiutato queste soluzioni. Oltre a non essere eticamente corretto, il Comune di Piombino non è in condizioni economiche tali da potersi permettere di pagare uno stipendio senza che quella mansione sia realmente svolta e, quindi, abbiamo deciso di non confermare il ruolo di Giacomo Termine che, comunque, non rimarrà senza lavoro ma, semplicemente, tornerà nell’organico del Comune da cui aveva chiesto il trasferimento».