GROSSETO – «Sono molto preoccupato per il clima sindacale che si respira in municipio, lo scontro tra l’amministrazione e i sindacati ha raggiunto il livello di allerta» afferma Rinaldo Carlicchi capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale a Grosseto.
«I sindacati Uil e Cgil hanno portato in tribunale l’assessore Giacomo Cerboni per comportamento anti sindacale. Il giudice di primo grado ha dato ragione al comune, ma i sindacati hanno fatto ricorso, quindi la vicenda è ancora aperta. Poi arriva l’attacco personale e fuori luogo del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna nei confronti del segretario della Uil Sergio Sacchetti, in questo attacco il sindaco non si limita, come a mio avviso avrebbe dovuto, a esprimere il proprio punto di vista ma va oltre, esasperando inutilmente il clima».
«I fatti ci raccontano che è stata convocata anche un’assemblea per permettere ai lavoratori di esprimersi sulle proposte dell’amministrazione. La maggioranza dei lavoratori ha votato no, ma il Comune non ha minimamente tenuto in considerazione le legittime rimostranze dei lavoratori. Il personale è spaccato, ma si continua ad andare avanti» prosegue Carlicchi.
«I dipendenti, devono essere valorizzati, con criteri di merito, ma ciò non può essere fatto per uno gruppo limitato, il Comune conta oltre 500 dipendenti, ed i servizi ai cittadini li devono fornire tutti, così facendo il personale sarebbe stimolato a dare di più per la collettività. Se il clima all’interno della nostra amministrazione è questo, con la maggioranza dei lavoratori non favorevole all’accordo, con scontri giornalieri e pesanti sulla stampa, chi avrà vantaggio da questa situazione? Quali saranno le ripercussioni sui servizi offerti ai cittadini?».
«Sembra che non si attenda altro che un’occasione per personalizzare la vicenda, il che è forse un modo per nascondere carenze organizzative nella gestione degli uffici e nelle politiche per il personale, vorrei ricordare che il nostro comune sta garantendo il turnover della Polizia Municipale, solo grazie alle risorse destinate dalla regione per l’attività di vigile di quartiere che è stata finanziata per tre anni».
«Nel 2020 non saranno coperti i pensionamenti, non sono stati assegnati i teser che il decreto Salvini consentiva di assegnare, non si è proceduto alla copertura h24 della turnazione. Che fine hanno fatto tutti i buoni propositi in tema di sicurezza? Questa amministrazione vuole migliorare la sicurezza depotenziando la Polizia Municipale? Riteniamo che si debba trovare un accordo con tutti i lavoratori tramite i sindacati per dare il giusto riconoscimento al personale della polizia municipale e non penalizzare gli altri lavoratori. Se poi si passasse dalle parole ai fatti, assumendo più vigili e meno impiegati, riteniamo che i cittadini avrebbero le risposte che meritano e pretendono anche in tema di sicurezza e presidio del territorio» conclude la nota.