GROSSETO – “Nella sua storia la tua”. Nell’orizzonte di quel luogo straordinario che è la Terra Santa, una luce che attraversa la storia dell’umanità intera, 40 giovani delle diocesi di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello, nel tempo del Natale, vivranno l’esperienza del pellegrinaggio nei luoghi della salvezza.
Partiranno il 29 dicembre e rientreranno il 5 gennaio 2020, con la guida di frà Matteo Brena, responsabile del Commissariato di Terra Santa dei Frati Minori della Toscana, e la compagnia del vescovo Rodolfo.
Quello del pellegrinaggio dei giovani è un percorso iniziato un anno fa, quando il progetto venne lanciato dalla consulta diocesana di pastorale giovanile. Quest’anno i giovani della diocesi di Grosseto stanno camminando attorno a tre elementi-chiave: la centralità della Parola, l’impegno alla cura della “casa comune” nella logica dell’enciclica Laudato sì, e la figura di Francesco d’Assisi. Saranno proprio questi elementi a fare da perno al pellegrinaggio in Terra Santa, dove ogni pietra rimanda ad una storia che appartiene a tutti e che tutti ha generato.
Ed è anche per questo che è bello sottolineare come tra il gruppo di giovani pellegrini c’è anche una ragazza panamense, Zaravi Gonzales, conosciuta in occasione della Gmg del gennaio scorso. E anche una giovane cooperante di Biella, amica della pastorale giovanile diocesana. Insomma, un “melting pot” ecclesiale, che già da solo è un bellissimo segno.
I giovani si sono preparati spiritualmente a questo viaggio soprattutto attraverso due momenti: a ottobre con una giornata di ritiro a San Vivaldo, la “Gerusalemme della Toscana” e domenica 15 dicembre iniziando insieme ad altri giovani della Diocesi la novena di preparazione al Natale, nel corso della quale il vescovo Rodolfo ha pregato sui pellegrini e ha benedetto gli zaini, a simboleggiare il cammino, soprattutto interiore, che intraprenderanno nel viaggio sui passi del maestro.
Il programma del pellegrinaggio è denso, bello, corposo. Partenza da Roma il 29 dicembre, arrivo a metà mattina a Tel Aviv e da lì proseguimento per Betlemme, dove i giovani visiteranno la Basilica della Natività, la grotta e grotte annesse al santuario, poi il campo dei pastori e il muro di separazione.
L’ultimo giorno dell’anno i pellegrini lo trascorreranno nel deserto del Negev e nella visita al sito cristiano di Mamshit. Cena in un’oasi e visita alla sorgente di Davide.
L’1 gennaio, invece, saranno sul Tabor, mentre nel pomeriggio visita a Nazareth. Il quinto giorno porterà i giovani sul lago di Tiberiade, a Cafarnao e a Tabgha, mentre il 3 gennaio l’arrivo a Gerusalemme con la visita al Monte degli ulivi, alla basilica dell’agonia e alla tomba della Vergine.
Il 4 proseguirà la visita a Gerusalemme (chiesa di Sant’Anna, piscina probatica, Calvario, Santo Sepolcro, Basilica della resurrezione), che si concluderà nella mattina del 5 gennaio quando i giovani faranno ritorno in Italia.