GROSSETO – La Uil non ha sottoscritto l’ipotesi di Contratto collettivo decentrato integrativo (pre-intesa) per gli anni 2019-2021 del Comune di Grosseto e la versione definitiva. Questo «è dovuto alla mancata valorizzazione, tramite la destinazione di una somma “adeguata”, anziché “residuale” all’istituto delle “progressioni orizzontali” (il cosiddetto aumento economico stabile e permanente ai dipendenti), per il personale» afferma la segreteria UilFpl area vasta Toscana Sud Est Siena–Arezzo–Grosseto.
«Il vicino Comune di Siena, che ha una maggioranza dello stesso colore politico di quella di Grosseto, ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali e la Rsu, che porteranno al 100% delle progressioni orizzontali in tre anni a tutto il personale. Questa era un’opportunità attesa da dieci anni da lavoratrici e lavoratori, a seguito del “blocco” dei contratti iniziato con la Legge 78/2010 (cd. Legge “Tremonti”) e che non poteva essere “mancata” da un Comune capoluogo come quello di Grosseto, che dovrebbe essere “guida” per gli altri comuni della Provincia. Purtroppo ciò non è successo».
«Nel tempo, al Comune di Grosseto, sono state perseguite politiche del personale poco lungimiranti, risultate poi divisive per il personale, dato che non è stato opportunamente capitalizzato l’istituto delle progressioni orizzontali che avrebbe comportato riflessi positivi sugli stimoli e sugli aspetti motivazionali» continua la Uil.
Secondo la Uil si poteva «sostenere l’indennità di servizio esterno alla Polizia Municipale, come hanno fatto la Provincia di Grosseto e il Comune di Orbetello con i proventi dell’art. 208 del codice della strada. E perseguire una vera riorganizzazione dell’Ente, volta a razionalizzare la struttura ed utilizzare le risorse per “valorizzare” quelle esistenti».