GROSSETO – Il 2019 è stato l’anno più importante nella storia della pallacanestro rosa a Grosseto, con la prima promozione in serie B e la Gea Basketball lo ha salutato con convincente vittoria a spese della formazione genovese del Pegli. E’ stato il terzo brindisi (dopo quelli contro La Spezia e Lavagna) di un torneo, come prevedibile, difficile, ma nel quale le ragazze di Luca Faragli stanno facendo in pieno il loro dovere.
«Ce la possiamo giocare con tutte – dice la pivot Camilla Amendolea – la palla è tonda, guardate quello che mi è successo proprio contro la Gea nella finale di serie C. Possiamo conquistare la salvezza, con allenamento, sudore e sacrificio. La gara di Perugia, senza una tiratrice come Elena Furi (168 punti in undici uscite), ne è la conferma. Con la parte bassa della classifica partiamo alla pari. Ci sono dei grossi margini di miglioramento; il gruppo sta crescendo partita dopo partita e si sta amalgamando. Nelle prossime settimane avremo anche Chiara Camarri: con la sua classe e la sua grinta ci darà una grossa mano».
Camilla Amendolea, 35 anni, livornese di 187 centimetri (la più alta della serie B), è alla prima stagione in Maremma, dopo aver toccato con mano la determinazione e il cuore delle biancorosse mentre indossava la maglia della Pielle, superata dalla Gea in finale di C, dopo aver infilato una striscia di 24 successi.
«Personalmente il bilancio della prima parte di stagione – sottolinea la miglior realizzatrice della Gea Grosseto con 187 punti (32 messi realizzati contro La Spezia) – è molto positivo ed anche se ci sono state tante sconfitte sono tremendamente contenta. A Grosseto ho trovato una famiglia, sia nelle nuove compagne di squadra che nella società del presidente David Furi».
Camilla ha la palla a spicchi nel Dna, proviene da una famiglia di cestisti: la nonna ha giocato in nazionale, il nonno e il babbo sono arrivati fino alla serie B, mentre un cugino è arrivato fino alla serie A; lei sta dando il massimo per mantenere una categoria che l’ha visto protagonista fino a tre anni fa con il Jolly Acli. Dall’altro della sua esperienza la pivot analizza quello che è mancato alla Gea in questi primi mesi: «Le mie compagne hanno dovuto imparare a giocare con una lunga vera, capisco che non è difficile passare una palla alta. Sono diverse le altezze di quando in squadra c’erano Nalesso o Cazzuola. Se ricevono buoni palloni non dico che faccio canestro al cento per cento, ma ho maggiori possibilità di metterla dentro. In questo senso le cose stanno andando sempre meglio e nel 2020 lo faremo vedere».
«Mi auguro – prosegue Amendolea – di continuare nel nostro percorso e magari avere un po’ più di fortuna e maggior tutela dagli arbitri. Io esco dal campo sempre piena di lividi. Ci fanno picchiare troppo, certe volte mi sembra di fare la lotta libera invece del basket».
Giulia Camarri e compagne, che hanno trascorso un sereno Natale grazie al successo su Pegli, torneranno in campo, per l’ultima di andata, sabato 11 gennaio, al Palasport di via Austria, contro la corazzata Amatori Savona, quintetto che condivide il primato con la P.F. Firenze con 11 vittorie e nessuna sconfitta, in attesa del recupero dello scontro diretto, previsto per il 21 gennaio a Vado Ligure.
LA SITUAZIONE. I risultati della 12ª giornata: Avvenire Rifredi-Papini La Spezia 61-56, Fotoamatore Florence-Sisal Perugia 47-55, B.F. Pontedera-Pall. Femm. Prato 59-68, Costone Siena-Named Number 8 S.Giovanni V. 57-50, Palagiaccio Firenze-Polysport Lavagna 61-44, Amatori Savona-Le Mura Spring Lucca 65-59, Gea Grosseto-Basket Pegli 52-43.
Classifica: Palagiaccio P.F. Firenze e Amatori Savona 22; P.F. Prato e B.F. Pontedera 16; Le Mura Lucca, Florence, Costone Siena 14; Perugia 10; Lavagna e San Giovanni Valdarno 8; Pegli, Rifredi, Gea Grosseto 6; La Spezia 4.