GROSSETO – Legambiente è impegnata in prima linea per la salvaguardia della biodiversità, della salute umana e dell’ambiente in cui viviamo. Un impegno quotidiano che si concretizza, nelle numerose iniziative che l’associazione ambientalista ha promosso contro l’uso della chimica, l’inquinamento di terreni e corsi d’acqua, la perdita di un numero incalcolabile di insetti pronubi come le api e la tutela degli operatori del settore agricolo.
Per tale ragione, dall’associazione è arrivato il sì alla campagna “Save bees and farmers” alla quale, oltre ad aver aderito all’interno dell’iniziativa “Cambia la terra”, Legambiente ha preso parte anche singolarmente per rendere ancora più incisivo il contributo nei confronti di un’agricoltura capace di diventare ben presto un volano in fatto di innovazione, rispetto e sicurezza.
La campagna è promossa da una coalizione di 90 organizzazioni in 17 paesi europei con una compagine molto ampia che vede la presenza di svariate associazioni con un ruolo attivo anche in Italia. Obiettivo della campagna è la raccolta di 1 milione di firme entro settembre 2020 allo scopo di chiedere alla commissione Europea di adottare, attraverso provvedimenti normativi, una legislazione più efficace nell’ambito della tutela delle api e degli insetti pronubi, della riduzione dell’80% dell’utilizzo di pesticidi entro il 2030 e della loro totale eliminazione entro il 2035.
“L’attuale modello di agricoltura intensiva – dichiara Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente – è una delle cause del rapido declino dell’ecosistema ed è annoverata tra le variabili più pericolose per la salute degli esseri umani e per i nostri corsi d’acqua”.
“Per questo motivo – spiega Gentili -, è necessaria una mobilitazione collettiva allo scopo di favorire un sistema agricolo che punti con forza alla tutela della biodiversità. La campagna ICE per la tutela delle api e degli agricoltori è una mobilitazione che si pone un obiettivo chiaro: eliminare i pesticidi di sintesi entro il 2035”.
“L’iniziativa ruota su tre pilastri fondamentali riassumibili nei concetti di naturalità, ambiente ed economia eco-sostenibile. Quello della naturalità – prosegue Gentili – è un obiettivo raggiungibile mediante la riduzione graduale delle sostanze chimiche di sintesi nell’agricoltura europea, fino a raggiungere lo stop totale previsto dall’Ue nel 2035. Inoltre, sarà necessario continuare a mettere al centro di ogni progettualità l’ambiente e la sua salvaguardia, ripristinando gli ecosistemi naturali in ambito agricolo e non, in cui le api e gli insetti impollinatori svolgono una funzione preponderante per la conservazione della flora e per il mantenimento della biodiversità”.
“Per quanto riguarda l’economia eco-sostenibile – continua il responsabile agricoltura Legambiente -, è fondamentale che agli agricoltori vengano fornite valide ragioni anche di natura economica per aderire alle linee guida di una nuova PAC che non miri a finanziamenti a pioggia che premiano l’agricoltura intensiva e maggiormente inquinante, ma sostengano al contrario l’agroecologia e le azioni volte a tutelare la biodiversità messe in atto dagli agricoltori”.
“L’auspicio – spiega ancora Gentili – è che, a seguito della mobilitazione, la Commissione europea presenti leggi coerenti con gli obiettivi indicati, impegnandosi ad agire allo scopo di salvaguardare gli ecosistemi naturali nelle aree agricole affinché l’agricoltura possa davvero diventare una forza motrice per il recupero della biodiversità. Un modo alternativo di fare agricoltura esiste e deve diventare il nostro unico faro. In tale ottica, è fondamentale ridurre fortemente la dipendenza dai prodotti chimici per l’agricoltura allo scopo di rendere il cibo più sano sia per noi che e per la natura, salvaguardando la ricca diversità delle tradizioni alimentari e agricole delle nostre terre”.
“Legambiente chiede quindi con forza che anche nel nostro Paese si adottino normative più severe rispetto all’utilizzo dei pesticidi a partire dalla revisione del prossimo PAN (piano nazionale di azione per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) – prosegue -. Allo stesso tempo, è altrettanto importante favorire l’agricoltura biologica che com’è noto agevola la tutela della biodiversità e la salute dei consumatori, adottando una legislazione specifica attraverso la legge attualmente ferma al senato della Repubblica”.
“La tutela delle api rappresenta senza dubbio, uno degli obbiettivi prioritari da raggiungere ed è per questo – conclude Gentili – che la nostra associazione è fortemente impegnata in campagne di informazione, sensibilizzazione e in attività concrete volte a salvaguardare con determinazione le api e gli insetti pronubi per il preziosissimo ruolo che svolgono. Del resto, già nel 2018 era stata avviato un processo per la forte riduzione dell’utilizzo di pesticidi a seguito del divieto totale d’impiego all’aperto di neonicotinoidi derogato in conseguenza delle numerose notifiche da parte degli Stati membri. Grazie a questa ICE, la distanza verso il raggiungimento degli obiettivi può accorciarsi. La biodiversità rappresenta la base di ogni forma di economia, considerando che l’80% della produzione alimentare europea dipende dall’impollinazione ad opera di api e pronubi (fonte FAO): andiamo con determinazione in questa direzione per salvare il clima, la biodiversità e il nostro Pianeta”.
Per firmare: www.savebeesandfarmers.eu/ita