GROSSETO – «La manifestazione ha avuto un grande successo» lo afferma la presidente del Comitato pastori d’Italia, Mirella Pastorelli, coorganizzatrice, con Salvatore Fais, della manifestazione di protesta degli allevatori.
«Una moltitudine di trattori, camper, fuoristrada, partiti in corteo da Rispescia sono arrivati al parcheggio Maremà. Un tripudio sotto un’ unica bandiera: quella italiana, per unire tutti a trovare soluzioni ai problemi che riguardano l’intera collettività».
«Agricoltori e allevatori venuti da tutta la Toscana, dall’Emilia Romagna, dall’Umbria, dal Lazio, e in contemporanea si è manifestato anche in Abruzzo, per rivendicare “il diritto al lavoro”».
«Un successo, grande soddisfazione da parte degli organizzatori per il risultato ottenuto, nonostante il maltempo che ha bloccato diverse persone e trattori, all’Isola d’Elba, in montagna e alcuni sindaci per l’allerta meteo» conclude Pastorelli.
«Che dire, un’emozione unica – commenta Salvatore Fais -. Poco meno di una settimana e siamo riusciti a fare tutto questo. Per molti non servirà a niente, ma per noi è motivo di orgoglio combattere per il nostro presente ed il nostro futuro. Per strada abbiamo incontrato persone che ci sostenevano e altre disturbate. Noi agricoltori toscani siamo convinti della nostra forza. Sarà dura ma è stato fatto il primo passo. E adesso, ancora più motivati, andremo a riprenderci ciò che ci spetta di diritto, per noi, per le nostre aziende e anche per tutti i consumatori che sono all’oscuro di tutte le problematiche del mondo agricolo».
«Un ringraziamento lo devo a tutti coloro che in questi giorni mi hanno aiutato ad organizzare tutto ciò, a chi ieri ha dedicato il suo tempo per essere presente a questa manifestazione, chi ci ha ascoltato, e alle forze dell’ordine di Grosseto che ci hanno permesso di manifestare per la città. Rivolgo l’invito a tutti coloro che fanno parte del mondo agricolo di manifestare il proprio disappunto su tutti i fronti ed unirsi con noi alla prossima manifestazione – continua l’organizzatore -. L’agricoltura non è solo allevamento e agricoltori, è un mondo più grande: quindi invitiamo anche pescatori, cacciatori, tutti coloro che hanno un filo diretto con l’agricoltura».
«E auspichiamo presto di sedersi ad un tavolo con le associazioni di categoria per portare avanti la nostra battaglia e le nostre richieste – conclude Salvatore Fais -. Dobbiamo farci sentire e ottenere ciò che ci spetta a partire dai prezzi dei prodotti agricoli e le spese di mantenimento delle aziende, e trovare nuove forme di commercio che sostengano maggiormente i nostri redditi».