GROSSETO – La Cooplat Ambiente Grosseto gioca alla pari con l’Us Livorno nell’ultima partita dell’anno, ma alla fine si deve arrendere al quintetto di Tonarini (62-66). I ragazzi di Pablo Crudeli hanno ben interpretato la gara al PalaCosmelli, giocando punto a punto, ma a causa delle assenze di capitan Zambianchi e di quella del bomber Perin, che non ce l’ha fatta a scendere in campo nonostante sia stato messo a referto, non sono riusciti a far girare il match a loro favore.
I biancorossi grossetani schiumano rabbia anche per un episodio discutibile avvenuto a 35 secondi dalla fine del match: gli arbitri hanno assegnato una rimessa al Livorno (avanti di soli due punti), ma in realtà il passaggio di un giocatore della Gea è stato nettamente deviato da un giocatore della squadra di casa.
La Cooplat Ambiente ha chuso il primo quarto sopra di tre punti e nel corso della gara si è trovata avanti avanti di sette-otto lunghezze, ma ha dovuto fare i conti con il prepotente ritorno locale. Vukich e compagni hanno cercato con tutte le loro forze un successo per agganciare i maremmani in classifica. Il Brusa alla fine del terzo quarto ha raggiunto il massimo vantaggio di dieci lunghezze, ma Grosseto con i canestri di Lorenzo Morgia, che sta proseguendo il suo periodo magico, e con due bombe di Edoardo Furi (splendida anche la sua prestazione) è riuscito a riportarsi sotto, arrivando fino al -2 prima di una decisione arbitrale sbagliata e lungamente contestata. Rimane comunque la consapevolezza di aver visto un’ottima condizione dei ragazzi della Cooplat, che potrà essere sfruttata nelle gare interne in programma il 12 e il 15 gennaio rispettivamente contro Juve Pontedera e Pallacanestro Valdera.
Brusa Us Livorno-Cooplat Ambiente 62-56
BRUSA LIVORNO: Meacci 4, Chavecchia 8, Vukich 4, Stocchetti, Zucchelli 6, Volpi 11, Congedo 15, Locci, Spinelli 12, Lenzi 2. All. Tonarini.
COOPLAT AMBIENTE: Battaglini, Perin n.e., Morgia 20, Furi 18, Ricciarelli 5, Simonelli 9, Scurti, Bocchi, Mari 4. All. Pablo Crudeli.
ARBITRI: Matteo Baldini di Castelfiorentino e Giovanni Agnorelli di Poggibonsi.
PARZIALI: 13-16, 31-27; 48-38.