GROSSETO – «L’unica innovazione di rilievo introdotta da Vivarelli Colonna nel governo di questi anni della Provincia è la Cosap. L’unico atto concreto è l’introduzione di nuove tasse proprio nei confronti dei cittadini che vivono nella grande campagna, nella Maremma e sull’Amiata» afferma il segretario del Pd Giacomo Termine.
«Questa è la realtà da cui non può sfuggire. Non può sfuggire neppure nascondendosi dietro affermazioni provocatorie o aggressioni verbali».
«Il suo incolpare sempre gli altri forse deriva dalla sua incapacità di governo dovuta probabilmente anche a una scarsa esperienza amministrativa, mai compensata dall’umiltà dell’esercizio dello studio – prosegue il Pd -. Una comunità non è, infatti, simile ad un’azienda in cui gli errori compiuti ricadono sui proprietari. In democrazia esiste un controllo democratico delle altre forze politiche e, soprattutto, esiste il giudizio di tutti i cittadini. Ma Vivarelli queste cose non le sa e non le vuole neppure imparare, forse lo infastidiscono pure».
«Il bilancio della Provincia che decise di far quadrare facendolo pagare ai cittadini con la Cosap, non è un semplice strumento contabile ed è per questo che a suo tempo il Partito democratico si oppose all’applicazione di una nuova tassa. Quando si compiono scelte del genere si cambia la vita delle persone, si aggiunge una difficoltà a quelle che già ci sono nelle famiglie. Tutti i precedenti presidenti della Provincia per oltre dieci anni avevano esonerato da imposte i passi carrabili ragionando a sostegno della popolazione».
«Ma Vivarelli queste cose non le sa – continua Termine -. Una componente che gli manca è una rapporto affettivo, empatico, relazionale con la popolazione. È stato catapultato in due funzioni difficili, sindaco e presidente, che comportano molta capacità di ascolto e lui è sordo anche a sollecitazioni di merito. La regola è non ammettere l’errore compiuto e tentare di addossare la responsabilità ad altri (possibilmente suoi oppositori)».
«I fatti, però, sono pietre. Il decreto con lo schema di bilancio lo ha firmato lui, lui lo ha approvato proponendolo al consiglio. La cartella Cosap che arriva oggi nelle case dei cittadini è una sua lettera di auguri firmata Vivarelli. Non so se mi ascolterà e se la mia voce arriverà al settantanovesimo posto della graduatoria in cui ha cacciato malauguratamente il capoluogo, salvo poi dare la colpa agli altri».
«Io, al contrario di lui, credo nel futuro, nel bene della popolazione e il mio accorato appello è proprio a Vivarelli Colonna: si guardi un po’ intorno e studi, quasi tutti i sindaci dei medio – piccoli Comuni che compongono la sua provincia hanno iniziato con strutture tecniche molto fragili, anche per questo hanno dovuto studiare in maniera ancora più intensa. Lo faccia anche lei. Almeno così saprà che gli atti di bilancio o tariffari devono passare prima da lei, poi dal consiglio provinciale e successivamente dalla parte tecnica che da esecuzione delle sue decisioni» conclude Termine.