TOSCANA – “L’evento più critico si è verificato sulla Cassia dove il fiume Paglia si è mangiato un pezzo di strada. Quella parte del fiume Paglia è sotto la gestione del Consorzio idraulico della Val di Paglia, un consorzio laziale. Il Paglia doveva quindi essere ripristinato dal consorzio laziale, ma non è avvenuto. Ci risulta che l’Anas avrebbe sollecitato il consorzio laziale a velocizzare la messa in sicurezza della strada, essendo prevedibile che con un evento come questo le acque potevano farne franare un pezzo. Noi chiediamo che anche quella zona della Toscana sia gestita da uno dei sei consorzi toscani. Adesso c’è una ditta che sta lavorando per la somma urgenza. All’Anas abbiamo chiesto di intervenire anche sulle due strade provinciali che, in quella zona, possono offrire una viabilità alternativa. Domani pomeriggio svolgeremo una riunione con le Amministrazioni locali e con l’Anas proprio sulla fran a della via Cassia e più in generale sulla viabilità di quella parte di Toscana”.
Questo è un passaggio dell’intervento che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha svolto nella tarda mattinata di oggi, domenica 22 dicembre, nel corso del briefing che, dopo l’incontro con le Protezioni civili provinciali, ha tenuto alla Sala operativa della Protezione civile regionale per fare il punto della situazione in Toscana. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni, e il responsabile della Difesa del suolo e della Protezione civile della Regione, Giovanni Massini.
“Una sessantina sono le frane che hanno riguardato il territorio regionale e una decina gli allagamenti più consistenti. Oltre centosessanta, esattamente 163, sono le richieste di intervento sulla costa a seguito del vento. I Vigili del fuoco, che ringrazio, sono stati molto attivi”. E ancora: “Uno degli allagamenti più importati riguarda il territorio provinciale di Pistoia, in particolare la zona industriale di Agliana, dove il fiume Acqualunga ha rotto un argine. Anche il fiume Sieve, nei pressi di Pontassieve dove già a metà novembre si sono avuti problemi di esondazione, è nuovamente straripato, anche se senza particolari danni. Domani l’assessore Fratoni farà un sopralluogo nel Pistoiese proprio per monitorare l’esito degli allagamenti e verificare le condizioni dell’Ombrone pistoiese, che ha superato il secondo livello di guardia. Il suo omonimo, l’Ombrone grossetano, ha creato anch’esso qualche allarme sfiorando il secondo livello. L’Arno a Firenze è in piena nel pomeriggio. Tutti i collegamenti con le isole sono interrotti dai porti della provincia di Livorno. Dopo due nottate particolarmente problematiche, adesso si sta uscendo dall’emergenza e la situazione è sulla via della normalizzazione, anche se la piena dell’Arno, dopo Firenze, interesserà Pisa, per la quale è in programma l’apertura dello Scolmatore”.
Il presidente Rossi ha aggiunto che domani la Regione farà “un ulteriore aggiornamento sui danni dopo la prima ricognizione già svolta” e ha concluso: “Troveremo le risorse per intervenire. Quel che emerge è che siamo in grado di fronteggiare eventi come questo”, ringraziando per il lavoro svolto la Protezione civile regionale e provinciali.