FOLLONICA – “C’era una volta a Pratoranieri un filare di sughere intramezzato di qualche pino. Costeggiava la ferrovia per un paio di km in direzione nord: era quello che rimaneva della macchia originale che è esistita in quella porzione di Follonica fino agli anni 60”. A scriverlo, in una nota, l’associazione La Duna di Follonica.
“Poi il boom edilizio – continua la nota -, le seconde e terze case dei villeggianti, il passaggio del quartiere dal comune di Piombino a Follonica, e l’avanzata della città hanno drasticamente ridotto del 90% la presenza di alberi. Rimangono tratti di pineta e rimaneva il filare di sughere, che ci sono ancora, ma da questa estate sono state soggette ad una potatura clamorosa, con taglio di diversi esemplari”.
“Da diversi anni c’era il sentore che qualcuno avesse ‘a noia’ questa presenza – proseguono da La Duna -, questo corridoio che accompagnava chi entrava e usciva dalla nostra cittadina. Poi un piccolo crollo senza conseguenze è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e allora potatura imponente e tutti zitti”.
“Rimane il dispiacere di constatare come della bellezza e della natura interessi proprio poco, e gli alberi siano oggetto di ogni scempio possibile senza possibilità di sopravvivenza. Le sughere non vengono mai potate, e quando viene fatto la pianta sopravvive per poco più – concludono da La Duna -. Auguri, e speriamo che nel vostro deserto di asfalto e cemento vi troviate bene”.
Foto: Marco Stefanini.