GAVORRANO – «La sbarra era aperta e il semaforo non era acceso» Ferdinando De Santis è indignato. Ieri sera ha vissuto una brutta avventura, e a passare per lo sprovveduto che rischia non ci sta. «Stavo andando ad una cena, a Bivio di Ravi, nel comune di Gavorrano, mancavano dieci minuti alle 21».
In auto con lui la moglie e due colleghi. «Abbiamo fatto la curva e ci siamo trovati un muro d’acqua, finendoci dentro». La sua macchina è quella che ieri sera è rimasta bloccata nel sottopasso allagato di Bivio di Ravi.
«La sbarra era aperta, e il semaforo spento. Impossibile per me sapere che subito dopo la curva c’era quel che abbiamo trovato. Poi l’acqua ha iniziato a salire e siamo dovuti uscire dai finestrini».
De Santis ha chiamato i Vigili del fuoco e i Carabinieri «I pompieri sono stati rapidissimi. In un quarto d’ora sono arrivati. Poi è arrivato anche il carro attrezzi e hanno tirato fuori l’auto. Ma la sbarra doveva essere chiusa e il semaforo funzionante, anche perché quando si arriva da Grosseto non è possibile accorgersi dell’acqua, ci si finisce direttamente dentro. Abbiamo provato a chiamare la provincia, che avrebbe dovuto abbassare le sbarre ma non abbiamo ottenuto risposta».
«Alla fine sono stati i Vigili ad abbassare le sbarre. Ma un amico che vive a Giuncarico mi ha detto che i semafori continuano ad essere spenti. Ho deciso che andrò avanti, farò una denuncia. Poteva succedere di tutto, un anziano non sarebbe riuscito ad uscire dal finestrino, e l’acqua poteva essere anche più alta: che cosa avremmo fatto se avesse ricoperto completamente la vettura?».