MAGLIANO IN TOSCANA – «In risposta all’articolo del sindaco di Magliano in Toscana, parlo da giovane imprenditore di 26 anni, socio del comitato allevatori, con una passione per il proprio lavoro, tengo a precisare che, sarà anche sbagliato prendere l’iniziativa a livello locale, ma negli ultimi tempi i problemi sono aumentati, nessuno ci ha ascoltato» così Salvatore Fais uno degli organizzatori della manifestazione degli allevatori di domenica risponde a Diego Cinelli.
«Negli ultimi dieci anni le aziende agricole in Toscana sono diminuite di oltre il 40% (produzione di cereali dimezzata, e numero dei capi di allevamento diminuito del 30%), in quanto abbandonate dalle associazioni che promettevano risoluzioni di problematiche, tuttora esistenti. Le famiglie che, dopo generazioni sono riuscite a formare delle imprese agricole, si trovano impegnate con le banche e a spendere più del 60% tra tasse e costi di mantenimento, senza ricevere aiuti concreti».
«In conclusione, penso che sia giusto parlare di voler ottenere un riscontro a livello italiano e europeo, ma se non partiamo a manifestare a livello locale, da dove dovremo partire? Invitiamo tutti a partecipare, associazioni, comuni, sindaci e liberi cittadini» prosegue Fais.
«Pensavamo che i sindaci, soprattutto quelli allevatori come noi, fossero i veri controllori del territorio. Ci siamo sbagliati e ci scusiamo col sindaco di Magliano Diego Cinelli che ha dichiarato che non sarà dei nostri alla manifestazione di domenica 22 che si terrà a Grosseto. Avevamo chiesto a tutti i sindaci di essere al nostro fianco in una battaglia che riteniamo fondamentale. Si tratta della sopravvivenza stessa dell’agricoltura e dell’allevamento. Abbiamo chiesto anche di abbassare per una volta le proprie bandiere e alzare solo quella italiana. Il motivo è che la battaglia non ha colori politici e volevamo al nostro fianco tutti i portatori di interessi, istituzioni e singoli, di questo problema. Non sappiamo quali siano i motivi per cui il sindaco Cinelli dice no. Ma gli ricordiamo che questo Comitato è già ai tavoli ministeriali e abbiamo già un filo diretto con il ministro Bellanova».
«Sappiamo che la situazione si può risolvere solo a livello parlamentare, ministeriale ed europeo, ma crediamo anche che mostrare e spiegare la nostra condizione alla gente nelle piazze, sia utile e costruttivo. Invece c’è chi si è affrettato a scendere. Ringraziamo invece i sindaci che con sensibilità hanno capito il problema e parteciperanno alla nostra manifestazione e colgo nuovamente l’invito ad una partecipazione massiccia a tutti gli allevatori e agricoltori uniti per un unico scopo, il nostro futuro» conclude Fais.