MAGLIANO IN TOSCANA – “Il Comune di Magliano non aderirà alla manifestazione sulle predazioni di domenica prossima”. E’ la posizione del sindaco Diego Cinelli che, dopo le voci circolate, ha smentito l’adesione della sua amministrazione.
“Parlo da sindaco, ma in questo caso da allevatore, che è consapevole, convivendoci quotidianamente, delle problematiche del settore e del problema predazioni – sostiene Cinelli – sono convinto che oggi, più che delle proteste, specie quelle non condivise da tutte le associazioni di categoria e dalla politica, sia il momento delle soluzioni. Il problema dei predatori è ben noto a tutti, non solo a livello locale, ma anche nazionale. E’ bene che questa battaglia dalle strade e dalle piazze, si sposti nelle aule del Parlamento e dell’Europarlamento con risposte che non siano solo riempite di parole, ma di fatti”.
Il sindaco di Magliano ritiene che il ruolo istituzionale dei sindaci imponga una presa di coscienza collettiva. “Credo che tutti noi sindaci dei territori colpiti dalle predazioni conosciamo il problema – sostiene Diego Cinelli – e che a poco servano manifestazioni che si limitano al locale, al massimo ad un paio di realtà territoriali. La protesta, se deve essere, deve passare ai piani più alti, a livello nazionale con migliaia di allevatori, ma sempre con le associazioni di categoria in testa, insieme a tutto il mondo politico ed istituzionale, nessuno escluso, perché la problematica delle predazione non ha colori”.
Cinelli, dunque, rivolge un appello al mondo delle istituzioni. “Come sindaci – sostiene il primo cittadino di Magliano – dobbiamo essere compatti in Anci creando una squadra forte che venga dal basso e che dia voce agli allevatori ed ai cittadini, così devono fare i presidenti di provincia attraverso l’Upi e lo stesso i consiglieri regionali ed i parlamentari ed europarlamentari di ogni gruppo. Oggi gli allevatori hanno bisogno di risposte concrete e queste dobbiamo riuscire a darle tutti insieme. Per questa ragione ritengo che una mia presenza ad una manifestazione che non ci veda tutti uniti non serva nel concreto, ma solo, al massimo, a strappare qualche applauso, ben sapendo che singolarmente, come sindaci, come politici, come associazioni o comitati possiamo fare ben poco, specialmente di fronte ad un problema che è grave ed annoso, ma che è anche ben noto e percepito da tutti”.