FOLLONICA – «Vi presento la nuova giunta nel caso fossi rieletto a giugno». Andrea Benini si presenta così, con tutti i “suoi” assessori, il giorno dopo la sentenza del Tar che ha annullato la proclamazione degli eletti e quindi la sua elezione a sindaco nel primo turno delle amministrative del 26 maggio scorso. Un po’ come a dire, “squadra che vince non si cambia”, ma sopratutto per affermare il principio che dal giorno delle elezioni ad oggi, quella squadra ha lavorato bene e sarà confermata, nel caso di vittoria, anche dopo il ballottaggio.
«Ovviamente c’è amarezza – ha detto Benini –, perché il risultato a maggio l’abbiamo fatto e la volontà degli elettori era chiarissima e nitida. Aver messo insieme il voto delle Europee e quello delle amministrative ci dava ancora più forza».
«In questi mesi – ha aggiunto – abbiamo cercato di lavorare, stare sul pezzo, con grande impegno. C’è stata una grande disponibilità da parte di ogni singolo dipendente, ai limiti del commovente e per questo voglio ringraziare tutti coloro che lavorano in questo Comune e a questa “macchina amministrativa” io farei un monumento. Abbiamo cercato di dare un’idea di città, un’anima di città che ci ha consentito fino ad oggi di programmare interventi e fare progetti».
Progetti importanti per la città che hanno avuto, come ha spiegato Benini, la possibilità di essere realizzati nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Tra questi il nuovo polo scolastico, le opere sul Petraia, il nuovo depuratore, il project financing della Cittadella del Carnevale, gli interventi per gli impianti sportivi, il polo sociale alle 167 ovest.
A questo punto che cosa può succedere. Tra le certezze c’è che la “battaglia” giudiziaria sul voto finisce qui. «Non ho intenzione di fare ricorso al Consiglio di Stato perché credo che la città debba votare quanto prima e superare qualsiasi clima di incertezza. Per il resto domani mattina lascio le chiavi del municipio e divento un cittadino di Follonica come loro (gli ex assessori, ndr) e come i consiglieri comunali. Tra oggi e domani poi arriverà la comunicazione ufficiale della prefettura». Proprio in queste ore la prefettura di Grosseto è in costante contatto con il ministero dell’Interno. A breve dovrebbe arrivare la comunicazione sulla nomina del Commissario che guiderà l’amministrazione fino al voto del ballottaggio che ci sarà in primavera e in concomitanza con le elezioni regionali. Ci sono dei treni però che la città potrebbe perdere.«Il rischio più grande che corre la città – ha spiegato l’assessore al bilancio uscente Francesco Ciompi – è quello legato ai bandi europei. Purtroppo saranno definiti nei prossimi mesi e questo significa che potremmo perdere opportunità importanti per Follonica».
«Devo dire – ha detto Andrea Pecorini, vicesindaco già nella prima esperienza da sindaco di Benini e anche negli ultimi sei mesi – che questi sei mesi sono stati molto positivi. Sia in giunta che con il gruppo consiliare c’è stato un legame particolare che ci ha consentito di dare un cambio di passo a questa città. Mi dispiace per i tempi della giustizia amministrativa. Il ricorso era legittimo, ma lasciare la città in pratica un anno in balia di una lunga attesa mi sembra ingiusto. Parlando di progetti concreti: da maggio ad oggi abbiamo speso più di un milione e seicento mila euro, senza contare i tre milioni del bando del verde e i 2,2 milioni per il bando che riguarderà il Petraia, e 800 mila euro per il progetto della nuova scuola. In più le opere di difesa a mare che si concluderanno entro questo mese».
Tutti gli altri assessori uscenti, Barbara Catalani, Alessandro Ricciuti e Mirjam Giorgieri hanno confermato il buon clima di lavoro che c’è stato in giunta e in maggioranza nei mesi passati mettendo in evidenza come la collaborazione che c’è stata, è stato un valore aggiunto anche per la città. «Anche negli ultimi due mesi, dopo il riconteggio delle schede – ha spiegato Giorgieri – abbiamo voluto lavorare per la città assumendoci la responsabilità delle scelte senza rimanere ad aspettare la sentenza del Tar o a fare soltanto campagna elettorale».
A concludere l’incontro con la stampa, Benini ha voluto “regalare” una canzone alla città. «Quando ho ascoltato questa canzone, “Quelli che restano” di De Gregori e Elisa, ho pensato che è un po’ la rappresentazione di sindaci e amministratori. Perché il sindaco è sempre quello che rimane, quello a cui il cittadino si rivolge perché è quello più vicino e che c’è sempre».