GROSSETO – Presentato oggi nella sala consiliare del Comune di Grosseto il progetto Common (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), progetto euromediterraneo finanziato nell’ambito del programma Eni Cbc Med.
La Maremma toscana è una delle cinque aree pilota che, insieme a Salento, Isole Kuriat e Monastir in Tunisia e riserva naturale di Tyre in Libano, rappresenterà un vero e proprio laboratorio in cui verranno individuate strategie per contrastare il problema dei rifiuti nell’ambiente marino e costiero. Tre anni per lavorare a una linea di gestione e per proporla agli altri paesi del bacino come modello replicabile in tutto il Mediterraneo. Un approccio di tipo partecipativo che coinvolgerà le comunità locali per migliorare la gestione dei rifiuti urbani e incoraggiare le autorità pubbliche territoriali ad adottare Piani di gestione integrata di zone costiere allo scopo di ridurre l’inquinamento nei mari.
Operativamente, Common prevede un percorso partecipativo territoriale che chiamerà al confronto in tavoli di lavoro gli enti locali, gli operatori del mare, del turismo, i centri di recupero tartarughe marine, il mondo della ricerca oltre che a mettere in campo significative azioni di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e alle scuole. Primo appuntamento a febbraio 2020 con il preliminary meeting che individuerà priorità e indirizzi dei prossimi appuntamenti.
Tutto questo si arricchirà dei contributi del partenariato internazionale composto da Legambiente, coordinatore del progetto, Institut National des Sciences et Technologies de la Mer (Tunisia), Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, Amwaj of the Environment (Libano), Università di Siena, High Institute of Agronomy of Sousse University (Tunisia), Riserva naturale di Tiro (Libano). Partner associati: Comune di Grosseto, Comune di Castiglione della Pescaia, Comune di Tiro, Centre National de Veille Zoo Sanitaire (Tunisia).
“Quella dei rifiuti in mare – ha dichiarato Angelo Gentili del Circolo Festambiente, coordinatore del progetto in Maremma – è una delle sfide più grandi e complesse dei nostri tempi. Per affrontarla è necessario acquisire nuove competenze sul fenomeno e sostenere processi decisionali di prevenzione e gestione sulla terraferma. Ed è proprio questo l’obiettivo del progetto Common: studiare nuovi modelli di governance efficaci in alcune aree pilota, per poi riuscire a fronteggiare il problema a livello globale.”
“I rifiuti in mare – ha sottolineato il vicesindaco del Comune di Castiglione della Pescaia Elena Nappi – sono un’emergenza particolarmente sentita a Castiglione della Pescaia e, nonostante il nostro importante contributo attraverso azioni concrete come l’ordinanza del plastic free e il progetto “Arcipelago pulito 2.0″, siamo consapevoli dell’importanza di essere inseriti in un sistema integrato per gestire i rifiuti marini delle zone costiere dell’intero bacino del Mediterraneo. Il progetto Common va in questa direzione creando una strategia per l’eliminazione del marine litter coinvolgendo le comunità e i loro principali stakeholder e creando un modello replicabile in tutta l’area interessata. Questo è l’unico modo tangibile per affrontare un problema reale non solo ambientale, che sta causando danni alla biodiversità e all’ecosistema, ma che ha ripercussioni sulle attività produttive, dal turismo e della pesca”.
“L’amministrazione comunale di Grosseto – ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Comune di Grosseto Simona Petrucci – è da sempre attenta alle problematiche connesse ai rifiuti marini e spiaggiati. Numerose sono le iniziative attivate per una sensibilizzazione delle giovani generazioni, della cittadinanza, degli operatori turistici e dei turisti: dai progetti realizzati nelle scuole, all’ultima campagna di sensibilizzazione realizzata con la collaborazione degli stabilimenti balneari per informare i turisti sul corretto smaltimento dei rifiuti e sugli effetti del loro abbandono. Proficue inoltre le collaborazioni con il Parco della Maremma, Legambiente e Tartamare sul tema della tutela delle tartarughe Caretta caretta, che sono tra le più colpite dagli effetti del marine litter e che quest’anno ci hanno concesso il privilegio di nidificare proprio in una delle nostre spiagge”.
“Il progetto Common – ha sottolineato e concluso l’assessore all’Europa e alle attività produttive Riccardo Ginanneschi – si inserisce in un percorso maturo intrapreso dalla nostra amministrazione che ci permetterà di acquisire nuove conoscenze e competenze da mettere a servizio degli operatori del mare e del turismo e allo stesso tempo proprio da questo confronto reciproco, acquisire tutta una serie di input che ci permetteranno di elaborare strategie ancora più incisive non solo a livello territoriale, ma grazie alla condivisione di strategie comuni, a livello mediterraneo”
Common è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Eni Cbc Med, per un finanziamento totale di 2.2 milioni di euro. Il contenuto di questo documento è di esclusiva responsabilità del progetto Common e non può in alcun caso essere considerato come un riflesso della posizione dell’Unione Europea o delle strutture di gestione del Programma