GAVORRANO – Al via il “Contratto di fiume” tra i comuni di Gavorrano, Follonica e Scarlino, il Parco Nazionale delle Colline Metallifere, il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, l’azienda Venator, il Cirf (Centro italiano per la riqualificazione fluviale), Legambiente e le assocciazioni Asiniamo di Scarlino e Amici Due Ruote di Gavorrano.
È stato firmato questa mattina l’accordo di parternariato, che riguarda il territorio della val di Pecora e di cui Gavorrano è il comune capofila. Un accordo che prevede la valorizzazione integrata e sostenibile dei bacini idrici, lo sviluppo territoriale e socio economico con la finalità di attivare strategie di prevenzioni del rischio, la protezione del sistema fluviale, la valorizzazione delle risorse ambientali e lo sviluppo locale attraverso una programmazione condivisa.
Con la partecipazione al bando regionale con il progetto “Verso un contratto di fiume per la bassa Val di Pecora per un territorio più sicuro, per la gestione sostenibile delle risorse idriche e la valorizzazione delle vie d’acqua e del ferro dalle colline al mare”, i Comuni si sono aggiudicati un contributo della Regione Toscana pari a 35mila euro per il triennio 2019-2021, che finanzierà i progetti utili a valorizzare e riqualificare il corso d’acqua del fiume Pecora.
«Inizia oggi il percorso di un contratto di valorizzazione dei fiumi sotto tutti i punti di vista – commenta Claudio Saragosa, assessore alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del Comune di Gavorrano -. Penso che in questo territorio non ci sia una vera coscienza su questa tematica e ora bisogna metterci tutti insieme intorno a un tavolo per rendere operativo questo contratto e produttive le risorse».
La Cabina di regia sarà diretta dalle enti pubblici di cui il Comune di Gavorrano è capofila, per garantire che verranno seguiti gli obiettivi. La segreteria tecnica sarà composta, invece, da tutti i firmatari del contratto mentre un terzo, ma non meno importante, settore sarà costituito dall’assemblea di bacino, tra aziende, popolazione e le scuole.
«Valorizzare l’ambiente rientra proprio nella mission del Parco – aggiunge Lidia Bai presidente Parco Nazionale delle Colline Metallifere -. In questo territorio c’è molta sinergia tra i Comuni e dove ci sono volontà precise si possono creare sistemi ed ora, che ci sono anche gli strumenti per progettarli, si può lavorare con un’ottica di sistemi più allargati e produrre nuove opportunità per tutto il territorio».
Il “contratto di fiume” è già realtà nelle province limitrofe. «Abbiamo già iniziato – spiega infatti Giancarlo Vallesi, presidente Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa – in Val di Cornia 4 anni fa con questo progetto e sappiamo che è un percorso, che necessità della compartecipazione di tutti i soggetti».
Presenti questa mattina alla firma del contratto Andrea Biondi, sindaco di Gavorrano; Claudio Saragosa, assessore Comune di Gavorrano; Lidia Bai, presidente Parco Nazionale delle Colline Metallifere; Mirjam Giorgieri, assessore Comune di Follonica; Letizia Canepuzzi, assessore Comune di Scarlino; Giancarlo Vallesi, presidente Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa; Alessio Cappellini, Venator; Laura Leone, Centro italiano per la riqualificazione fluviale; Angelo Gentili, Legambiente e Giorgio Melillo, associazione Amici Due Ruote di Gavorrano.