CIVITELLA PAGANICO – “Apprendiamo con vero stupore – dice Franco Rossi, consigliere comunale di FdI – in merito alla questione sollevata da una mamma di un bambino della scuola comunale dell’infanzia di Civitella Paganico sulla questione del presepio e della celebrazione della festa del Natale, che il sindaco Alessandra Biondi si senta amareggiata, e di che cosa ci chiediamo noi, e soprattutto chiamata in causa”.
“Nessuno – prosegue Franco Rossi –, vuole strumentalizzare, o tirare la croce addosso al sindaco, come la stessa Biondi invece afferma, quale responsabile di qualsiasi catastrofe. Caro sindaco, sappiamo quali sono purtroppo le catastrofi, e questa, mi creda, sappiamo benissimo che non è una catastrofe, e ci mancherebbe, ma che comunque è un fatto, a nostro modesto avviso, che desta molta preoccupazione, e che ci fa riflettere su come viene gestito il servizio pubblico. Le vorrei ricordare sindaco, che la scuola è comunale, cioè pubblica e non privata”.
“Poi sindaco non faccia come Ponzio Pilato, facendo finta di non sapere, quando è innegabile che lei conosceva la situazione, in quanto alla riunione straordinaria del giorno 4 dicembre, tenutasi tra genitori e educatrici dell’asilo, lei era presente. Quindi – commenta l’esponente di Fratelli d’Italia – se era presente il sindaco Biondi a quella riunione straordinaria, vorremo sapere a che titolo e in quale veste, visto che come la stessa afferma, testuali parole riportate sulla stampa: “di essere la responsabile che deve garantire il funzionamento delle scuole, la sicurezza e nel caso del nido di garantire l’erogazione di un servizio che sia all’altezza dei bisogni dei propri cittadini, ecc….”.
Poi chiediamo al sindaco – dice il consigliere comunale – se la stessa, essendo la responsabile che deve garantire il funzionamento delle scuole, perché non è intervenuta quando con la ‘festa del dono’ promossa in quell’asilo Comunale, si voleva di fatto far disconoscere la festività del Santo Natale, dando così una visione distorta o non vera della nostra tradizione cristiana ai bambini. Le cose sono due – afferma Rossi -: o il sindaco Biondi, era in veste ufficiale e quindi rappresentava l’Amministrazione comunale nell’esercizio delle sue funzioni, ma questo leggendo quando riportato dalla Biondi sulla stampa non sembrerebbe, oppure, ci chiediamo, a quale titolo e a che fare era in quella sede?”.
“Vogliamo ricordare ai cittadini e soprattutto al sindaco stesso – continua il consigliere comunale di FdI –, che avevamo sollevato il problema, dopo che una mamma aveva denunciato sulla stampa il fatto, e che, a quanto pare, lo stesso interessava anche molti altri genitori dei bambini di quella scuola che la pensavano come lei. Il Presepe, quale simbolo del Santo Natale, e non è una mera ‘festa del dono’, come superficialmente è stata definita, ma fa parte della nostra storia, delle nostre radici, della nostra cultura, delle nostre tradizioni e della nostra religione cattolica”.
“E’ vero – conclude Franco Rossi – che siamo uno Stato laico, ma è altrettanto vero che non siamo uno Stato ateo. Le tradizioni cristiane e la cultura del nostro Paese non possono essere cancellate, oppure annacquate, per far posto a un senso di buonismo multietnico. E’ bene ricordare a tutti, che il nostro Stato tra le diverse feste e ricorrenze, stabilisce che il 25 dicembre è la Festa del Santo Natale e non la festa del dono”.