GROSSETO – “Circa tre mesi fa – dice il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi – denunciammo la situazione in cui era costretto a lavorare il personale infermieristico e Oss, per non parlare anche dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto”.
“Una situazione che affermare che ha del vergognoso è quasi un eufemismo. L’azienda Asl, attraverso il metodo “See and Treat” adottato nel pronto soccorso, che avrebbe dovuto portare a un potenziamento in termini numerici del personale infermieristico e Oss, di fatto ha disatteso le promesse, non applicando, se non in modo residuale, le risorse da applicare in questo importante e delicato settore d’emergenza al servizio dei cittadini”.
“Una dirigenza locale che con l’avallo della rossa Regione Toscana che – commenta Fabrizio Rossi –, con le sue ponderazioni statistiche e medie sugli standard lavorativi continua a fare analisi e studi, dai quali sembrerebbe far scaturire che tutto va bene bene nel pronto soccorso, quando invece è sotto gli occhi di tutti che nulla è cambiato rispetto a quanto denunciammo quest’estate”.
“Personale che ancora oggi si trova a lavorare in turni massacranti, ai limiti del collasso, con un’elevazione del rischio clinico per pazienti e operatori portata agli estremi. Se poi pensiamo, che da qui in avanti questo stato di cose sicuramente sarà aggravato dall’imminente periodo influenzale che ogni anno colpisce la popolazione, con un aumento esponenziale di accessi nei pronto soccorso e dei ricoveri da parte delle fasce più deboli della popolazione rappresentati da bambini e anziani, ecco fatto che il sistema sanitario nel pronto soccorso del Misericordia potrebbe davvero veramente collassare”.
“Noi di Fratelli d’Italia – conclude – è oramai da tempo che denunciamo questo vergognoso stato di cose. Non sono le asettiche statistiche e i vari standard sventolati dalla dirigenza dell’Asl, atti a dimostrare che tutto è nella norma e che il servizio è in regola, e quindi per questo funziona, quando tutti sappiano che così non è. Quello che invece serve, sono soluzioni reali, che prendano atto che il vero problema è dato dalla forte carenza del personale infermieristico e Oss, che a oggi si trova a lavorare in sofferenza, stanchezza ed estremo disagio per i turni massacranti e senza sosta in cui è costretto a operare. Da questo stato di cose che non funziona, oltre che il personale sanitario, a rimetterci saranno, come al solito, le fasce più deboli dei cittadini”.