MANCIANO – Le scuole di Manciano sono state le vere protagoniste della Festa della Toscana, che si è svolta ieri, sabato 30 novembre. Una festa che vuole essere un omaggio a tutti coloro i quali si riconoscono nei valori della pace, della giustizia e della libertà, istituita dalla Regione Toscana per ricordare il giorno in cui ricorre l’anniversario della riforma penale promulgata nel 1786 da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana dal 1765 al 1790. Con tale riforma la Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte.
Una giornata ricca di significato che ha racchiuso in sé anche la Festa dell’albero, organizzata dal Comune e dall’associazione “Mi Garba Manciano”, posticipata a causa del maltempo. I ragazzi e gli insegnanti del liceo scientifico di Manciano l’Iti e l’Ic Pietro Aldi, insieme all’amministrazione comunale e alla sezione giovanile dell’associazione Genitori Ursula hanno organizzato, in occasione della Festa della Toscana, un forum sulla pena di morte, al quale hanno partecipato anche le classi delle scuole medie. Il tema di quest’anno affrontato dai ragazzi riguardava l’illuminismo al Granducato di Toscana. “Una grande giornata che ha unito insieme il concetto di vita, con la Festa dell’albero con quello della morte”.
Queste le parole dell’assessore all’Istruzione Daniela Vignali la quale ha spiegato che “è la prima volta in cui tutte le scuole si ritrovano insieme per parlare di diritti umani, di rispetto per tutte le forme di vita e delle nostre origini. Ogni studente ha letto i propri pensieri e abbiamo constatato ragazzi pronti e preparati sul nostro passato e sui grandi temi di attualità. Ringrazio a nome di tutta l’amministrazione la Cir Food, il Caseificio Sociale Manciano, l’agriturismo ‘La Sosta’ e i ristoratori di Manciano per aver offerto un buffet con i prodotti del nostro territorio ai partecipanti”.
“Grazie a tutti i ragazzi – afferma il sindaco di Manciano Mirco Morini – per aver approfondito temi così importanti, partendo dal nostro passato, dalle gesta di chi ci ha preceduto. Manifestazioni come queste sono il segno che scuola, cittadini e amministrazione sono uniti nel nome degli stessi valori”.