GROSSETO – “Scontrino elettronico: un nuovo adempimento che si trasformerà nell’ennesimo scoglio per le imprese costrette ad adeguarsi alla normativa che di fatto, almeno nella fase iniziale, si trasformerà, per le micro e piccole imprese, in un’ulteriore tassa occulta. Sembra che a nulla servano le nostra richieste di semplificazione normativa in materia di lavoro; obiettivo che Confartigianato Grosseto ritiene prioritario e fondamentale per consentire alle imprese di sopravvivere in questo difficile momento di congiuntura economica” commenta il segretario generale di Confartigianato Mauro Ciani.
“Abbiamo più volte sollecitato la riduzioni degli adempimenti amministrativi, la razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti sulla gestione dei rapporti di lavoro, la semplificazione di una burocrazia opprimente e vessatoria e la scarsa chiarezza normativa dovuta anche alla sovrapposizione di provvedimenti legislativi. Prendiamo atto che non solo la nostra richiesta è rimasta senza risposta ma, al contrario, nuovi lacci e lacciuoli vengono emanati e che, inevitabilmente, comporteranno un’ulteriore perdita di tempo e di denaro per gli artigiani che già vedono ridurre drasticamente la loro capacità di essere competitivi. Dall’anno prossimo infatti le imprese dovranno adeguarsi all’obbligo dello scontrino elettronico”.
“Con il primo gennaio 2020 – spiega Ciani – il classico scontrino di carta sparirà e sarà sostituito dalla trasmissione elettronica dei dati necessari ai fini fiscali, i corrispettivi giornalieri. Bisognerà quindi dotarsi di registratori di cassa telematici per registrare e inviare i dati degli scontrini elettronici al fisco. Un nuovo obbligo per le micro e piccole imprese che hanno non poche difficoltà a sopravvivere e che, i numeri lo testimoniano, sono già sotto la lente di ingrandimento del fisco. Per meglio chiarire questo aspetto alcuni dati sono utili: di media sono 100 i giorni persi per espletare gli adempimenti normativi obbligatori, si stima che il 4% del fatturato dell’impresa è assorbito dal costo delle “carte”, i giorni per ottenere i permessi per la realizzazione di infrastrutture necessarie al lavoro sono circa 190″.
“A questo si devono aggiungere i circa 120 controlli annuali effettuati a chi viene considerato un ‘evasore’ e i 136,987 atti normativi che regolano il settore. Un ‘lavoro nel lavoro’ – conclude il segretario – che non porta reddito, al contrario ruba tempo e denaro a chi dovrebbe solo dedicarsi a dare impulso all’economia locale assumendo persone, generando indotto e benessere diffuso attraverso pratiche virtuose e non sottostando a balzelli vessatori”.
Per affiancare le imprese e nel rispetto della sua missione, Confartigianato Grosseto ha dunque deciso di organizzare una serie di appuntamenti proprio per garantire informazioni, per chiarire dubbi e perplessità in vista del passaggio allo scontrino elettronico
Gli incontri si terranno a: Follonica sede Confartigianato il 9 dicembre ore 15; Manciano Sala Consiliare del Comune 10 dicembre ore 16,30;
Grosseto sede Confartigianato 12 dicembre ore 17; Orbetello sede Confartigianato 16 dicembre ore 17.
Ad illustrare il passaggio dal cartaceo al telematico e a rispondere a tutte le domande degli interessati sarà Irene Andreucci, dirigente e responsabile settore fiscale di Confartigianato, che sarà a disposizione anche successivamente nelle diverse sedi di Confartigianato Imprese Grosseto.