GROSSETO – Dal rilancio dell’edilizia alla sburocratizzazione. Sono tanti i temi affrontati dal presidente dell’Ance Grosseto Rossano Massai, nella sua relazione annuale. Due gli aspetti da affrontare: il settore privato e quello pubblico. Per quanto riguarda i privati c’è «un’esigenza di recuperare il patrimonio edilizio esistente, basti pensare ai palazzi evacuati, anche in città, per problemi di stabilità, ma anche e soprattutto la classe energetica dei palazzi, le emissioni di Co2: questo è quel che ci chiede il mercato, ma queste richieste non sono poi supportate dalle normative. Il settore ha bisogno di innovazione anche nel rivedere gli aspetti fiscali perché questi interventi diventino economicamente sostenibili».
Per il secondo settore, quello pubblico, Massai lamenta i ritardi nei tempi di trasformazione dei finanziamenti disponibili in cantiere che «sono troppo lunghi. La burocrazia va snellita, focalizzandosi su u’interventi precisi per non disperdere le risorse in mille rivoli. Questa è la leva che può premettere la ripresa del settore».
Anche individua, nell’anno appena passato, una piccolissima, lievissima ripresa, una piccola inversione di tendenza per l’edilizia grossetana «da quanto emerge dal nostro termometro che è la cassa edile: un lieve aumento delle imprese, delle persone occupate e delle ore lavorative».
Per consolidarla «occorre lavorare tutti dalla stessa parte: enti pubblici, mondo finanziario, iniziative fiscali che possono essere una chiave di svolta per interventi nuovi».