RISPESCIA – La lotta ai cambiamenti climatici passa anche dall’agricoltura e di questo Legambiente ne ha fatto una battaglia, lavorando in maniera incessante per rendere il settore sempre più libero dalla chimica e sostenibile. Per questo, l’associazione ambientalista ha deciso di aderire alla campagna #Buycott per dire basta alla domanda di soia OGM, olio di palma e carni americane. Lanciata dalla Onlus Égalité e GIFT (Great Italian Food Trade) il 4 agosto 2019, la campagna #Buycott si è tradotta in una petizione con l’obiettivo di stimolare i consumatori italiani a imporre un cambiamento attraverso le loro scelte di acquisto. Ciò, partendo dal presupposto che le cosiddette filiere target sono responsabili delle più gravi crisi sociali ed ecologiche.
“Com’è noto – ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente -, le monocolture di soia OGM e palma da olio costituiscono i primi moventi economici, a livello planetario, di land grabbing (espropriazione delle terre alle popolazioni locali e comunità indigene che le hanno abitate per generazioni) e incendi e deforestazioni dei polmoni verdi del Pianeta. Per non parlare – ha continuato Gentili–della distruzione delle foreste vergini in Argentina come in Brasile a causa della filiera della carne ed in particolare di quella prodotta in nord America, in cui benessere animale e sicurezza alimentare sono letteralmente sotto attacco a causa delle clonazioni non tracciate e dell’utilizzo sistematico di ormoni della crescita, anabolizzanti e altri farmaci veterinari”.
“Per queste ragioni, come Legambiente aderiamo con convinzione alla campagna #Buycott, allo scopo di coinvolgere i consumatori e renderli protagonisti consapevoli nelle scelte di acquisto quotidiane e su temi fondamentali per il futuro del Pianeta. È arrivato il momento – ha concluso Gentili – di invertire la rotta drasticamente, senza indugi, per realizzare un modello di sviluppo che ponga al centro l’agroecologia, la salute dei cittadini, il rispetto e il futuro del Pianeta”.
Per sottoscrivere la petizione #Buycott: www.egalite.org/buycott-petizione.