FOLLONICA – «Con la variante numero 8 è prevista una nuova Area in concessione a servizio delle strutture turistico ricettive, in sostituzione della ex spiaggia “Le Dune” che tornerà a libero uso» ricorda Daniele Pizzichi consigliere comunale della Lega. «Questa nuovo stabilimento andrà ad interrompere il tratto di spiaggia pubblica di miglior pregio di Follonica: si tratta, attualmente, di 816 metri lineari di spiaggia che dal Bagno Nettuno arrivano al Golfo del Sole. Con la nuova previsione la spiaggia libera di Pratoranieri subirà uno strappo di 75 metri lineari a favore della nuova previsione. E tra quest’ultima ed i Bagni Nettuno si creerà un intercapedine di spiaggia a libero uso di assoluto poco gusto».
«Il sindaco non ha tenuto conto che questa nuova previsione è ubicata in un tratto di arenile la cui profondità, in seguito ai lavori anti erosione della spiaggia, non è ancora del tutto definita e quindi potrebbero sorgere molti problemi. Le mareggiate dell’ottobre 2019 e quest’ultima appena avvenuta confermano che storicamente il tratto a nord dei bagni Nettuno è quello più colpito. Le onde, come quasi sempre, “sono entrate dentro e hanno nuovamente abbattuto le dune”. Per cui, un nuovo stabilimento balneare in quell’area sarebbe certamente a rischio. Si consideri inoltre che alle spalle di quel tratto di arenile sono presenti tantissime abitazioni, pochi parcheggi e i cittadini o turisti di Pratoranieri non potrebbero neanche usufruire dei servizi di questo nuovo stabilimento poiché riservato esclusivamente agli ospiti delle strutture turistico-ricettive».
«Ritengo che la scelta più giusta sia quella di lasciare l’area in concessione esattamente dove è sempre stata evitando così di andare a togliere una parte di spiaggia libera ad uno dei quartieri della città ad alta vocazione turistica. Ma oltre al danno al quartiere ed alla città, la questione si fa ancor più intrigata poiché la nuova previsione insisterà in tratti di proprietà privata: a questo punto non si comprende se nelle intenzioni di Benini ci sarà un esproprio, oppure preferirà attribuire una posizione di vantaggio al “privato”, beneficiario potenziale della nuova previsione. In entrambi i casi è facile prevedere che i portatori di interesse porteranno giustamente le loro istanze in tribunale. E non si può escludere neanche il fatto che nel calderone della diatriba ricadranno le tante anomalie dell’assetto demaniale della nostra spiaggia, visto che il Comune ben si riguarda, da anni, dal rivedere la famosa linea demaniale che dovrebbe delimitare la naturale separazione della spiaggia di proprietà pubblica dal restante assetto patrimoniale della città».
«Come sempre, mi sembra che il sindaco abbia combinato l’ennesimo pasticcio nel tentativo di andare “alla spicciolata” evitando, come sempre, di farsi carico della necessità di pianificare l’intero litorale cittadino nel suo complesso. Per questo ho presentato una mozione questa mattina per chiedere l’eliminazione della previsione, contenuta nella variante numero 8 , riguardo alla creazione di una AC di nuova formazione all’interno del settore 3 e prevedere una AC area in concessione da destinare esclusivamente agli ospiti delle strutture turistico-ricettive presenti nel territorio comunale, nella sua precedente ubicazione o altro luogo».