GROSSETO – “Ecobonus una nuova condanna per le piccole e piccolissime imprese artigiane; una misura insostenibile che di fatto costituisce un ulteriore ostacolo per l’artigianato ed è l’ennesimo regalo fatto ai grossi gruppi industriali che stanno già lentamente ma inesorabilmente assorbendo le tante commesse che non possono essere assolte, a queste condizioni, da imprese meno strutturate a causa dell’impossibilità di portarle a compimento”.
Confartigianato imprese Grosseto, per bocca del segretario Mauro Ciani, ancora una volta boccia la misura che prevede lo sconto in fattura per i lavori relativi a ecobonus e sismabonus previsto dall’articolo 10 del Decreto crescita. “Una condanna a morte per le imprese artigiane che fino ad oggi sono state il volano dell’economia nazionale e locale, che hanno garantito un reddito a chi è, a vario titolo, impiegato nell’azienda e sono state motore anche di un interessante indotto”
Previsto dall’articolo 10 del decreto Crescita, lo sconto in fattura per i lavori relativi all’ecobonus e al sismabonus, è diventato operativo a tutti gli effetti il 31 luglio 2019, con l’emissione della circolare dell’Agenzia delle entrate. La misura dà la possibilità ai cittadini che devono svolgere lavori di riqualificazione energetica o antisismici di chiedere uno sconto immediato sulle fatture da parte dell’impresa che ha realizzato i lavori, in alternativa alla detrazione fiscale (dal 50 per cento all’85 per cento spalmabile in dieci anni). Sconto che l’impresa può farsi rimborsare dallo Stato tramite un corrispondente credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione in cinque anni.
“Si tratta di un provvedimento studiato per favorire le grandi imprese che inevitabilmente schiacceranno i piccoli imprenditori che non dispongono di un’adeguata liquidità da anticipare. Proprio i meno strutturati non possono infatti permettersi di applicare in fattura uno sconto di queste dimensioni né sopportare l’onerosità dell’operazione di cessione del credito, inoltre è impensabile che possano attendere i tempi per il rimborso previsti dalla norma. Entrando nel dettaglio – continua preoccupato Mauro Ciani – in provincia di Grosseto nel settore dell’impiantistica registriamo ben 826 imprese e 2112 addetti, nell’edilizia 3158 imprese con 9056 occupati; ci chiediamo quali e quanti sopravvivranno a questo ennesimo colpo. Dobbiamo dire che così come è stato concepito l’intero meccanismo vanifica completamente i vantaggi ottenuti finora dall’ecobonus perché se la misura porta benefici alle famiglie, segna la fine per micro e piccole imprese”.
“Sulla scia delle richieste fatte da Confartigianato anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha per due volte bocciato lo sconto in fattura sostenendo che il decreto potrebbe creare possibili effetti distorsivi della concorrenza in quanto la prevista modalità di azione da parte dei clienti finali delle agevolazioni fiscali individua di fatto vantaggi competitivi in capo solo ad alcune imprese e questo in ragione delle loro caratteristiche soggettive. Che la norma vada corretta in maniera radicale– conclude Mauro Ciani – lo testimonia il fatto che da più parti si conferma la fondatezza della denuncia fatta dalla nostra Associazione che ha ripetutamente sollecitato l’abrogazione del meccanismo dello sconto in fattura, indicandolo come distorsivo della stessa concorrenza che la legge dovrebbe garantire. Per questo chiediamo con urgenza a tutti i Parlamentari della nostra Provincia che si attivino affinché il Governo e il Parlamento intervengano subito per abrogare questo meccanismo che altro effetto non avrà se non quello di penalizzare ancora una volta le micro e piccole imprese, contribuendo di questo passo ad indebolire inesorabilmente la struttura portante del nostro sistema economico”.