GROSSETO – Si è incatenato sotto l’atrio del palazzo municipale di Grosseto, chiedendo di parlare con il sindaco. Ape, al secolo Michele Rossi, è lì da stamani, e domani bisserà «Voglio che vengano riconosciuti i miei diritti – afferma – e voglio incontrare il sindaco». Nel cartello appeso al collo ha scritto «Sono un italiano senza diritti, vessato e privato di ogni avere e dignità».
L’uomo aveva parcheggiato (ormai da tempo) le proprie roulotte nella zona di via Giordania, quella poi sgomberata dall’amministrazione comunale e dalla Polizia, e lì viveva da tempo. Dopo lo sgombero è stato alloggiato (da Coeso) a Roselle in una pensione, con vitto e alloggio, pagati; soluzione, però, che non era quella richiesta. Il Coeso ha allora proposto un monolocale con piano cottura, a Marina di Grosseto, ma Rossi non è interessato a spostarsi da Grosseto.
La sua richiesta sarebbe di avere un pezzo di terra, in cui poter alloggiare le proprie roulotte. «Michele Rossi – fa sapere il Coeso – è destinatario di un contributo economico da parte del Coeso. Gli abbiamo proposto di trovare un posto in cui andare a vivere e noi avremmo contribuito all’affitto, ma non vuole vivere in struttura. L’unica soluzione è che sia lui a trovare, tramite privati, un pezzo di terra in affitto in cui mettere i camper e le auto e potremo aiutarlo a pagare le spese».