GROSSETO – «Mentre le pubbliche amministrazioni di ogni latitudine lamentano difficoltà economiche e dichiarano di avere le casse vuote, gli amministratori del comune di Grosseto sembrano non essersi accorti della possibilità di poter disporre di un piccolo tesoretto» afferma il coordinamento di Italia Viva Crescita Grosseto che interviene sulla variante del Casalone.
«Ammonta a circa 4.5 milioni di euro il contributo straordinario minimo che il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna dovrebbe introitare nelle casse comunali a seguito del maggior valore generato dal terreno oggetto di variante urbanistica, per intendersi quella che riguarda la realizzazione di 240 appartamenti al Casalone ed approvata venerdì in Consiglio comunale. Di questo contributo non c’è traccia in alcuna delibera ne è mai stato citato dall’assessore Fabrizio Rossi o da altri esponenti della Giunta. Dimenticanza alquanto strana visto che i Comuni sono obbligati per legge a prelevare almeno il 50% della differenza di valore dell’area, in caso di varianti urbanistiche. Somme che, oltre ad attestare l’interesse pubblico della variante stessa, cosa questa di non poco conto, sono vincolate per la realizzazione di opere pubbliche e servizi nel contesto in cui ricade l’intervento».
«Quindi i conti continuano a non tornare su questa variante urbanistica, e lo stesso assessore Rossi in consiglio comunale ha fatto un passo indietro parlando di cifre ben inferiori a quanto da lui stesso sostenuto alcuni mesi fa. Dove sta quindi la verità? Come fa questa amministrazione a sostenere che verranno realizzate importanti opere pubbliche se non ha la più pallida idea di quanti oneri entreranno nelle casse del Comune? Le cifre sbandierate mesi fa, sulla base di cosa erano state calcolate se adesso appaiono di entità diversa? E soprattutto il contributo straordinario, che rappresenta la parte più cospicua da introitare, questa Amministrazione ha intenzione di richiederlo ai privati oppure no? Questo eventuale mancato introito, costituirebbe un danno per tutta la città, che non vedrebbe realizzati importanti lavori su strade, sottopassi, impianti e servizi di pubblica utilità. Inoltre esporrebbe l’intera Amministrazione e quindi tutti i cittadini, alle conseguenze di danni erariali da parte della Corte dei Conti, per mancato introito di denari pubblici».
Crescita Grosseto di Italia Viva, «ritiene inaccettabile che a fronte di un intervento di per sé già inutile per lo sviluppo della città e dannoso per l’intera economia cittadina, ancora una volta siano i cittadini a pagare le spese di una politica urbanistica che definire creativa appare un eufemismo. Invitiamo pertanto tutti i consiglieri di opposizione ad effettuare le dovute verifiche tramite interrogazioni o quant’altro ritenessero necessario, per capire le reali intenzioni al riguardo del sindaco Vivarelli Colonna e valutare se vi siano, in caso di mancato introito, gli estremi per un ricorso alla Corte dei Conti».