ORBETELLO – Il reparto di chirurgia dell’ospedale ”San Giovanni di Dio“ di Orbetello con un personale di sei medici gestisce 1100 interventi all’anno, tra chirurgia d’urgenza e chirurgia programmata. Inoltre effettua il servizio di endoscopia digestiva con sei sedute ambulatoriali alla settimana tra i presidi di Orbetello e di Pitigliano. «Presso il nostro ospedale, nell’area chirurgica, vengono inoltre effettuati anche interventi di ginecologia e di oculistica oltre che di ortopedia» ricordano i consiglieri del gruppo Pd –area riformista Monica Paffetti, Luca Aldi, Mauro Barbini e Anna Papini.
«Quest’ultima è già stata duramente ridimensionata ma riesce a far fronte alla richiesta della cittadinanza con il supporto di un medico inviato dal reparto di Grosseto per l’atto operatorio e con la collaborazione, per i pazienti ricoverati, con i medici reperibili del reparto di chirurgia. Dal 5 dicembre due chirurghi lasceranno, per scelta personale, il sistema sanitario pubblico. La riduzione a quattro medici determinerà l’impossibilita di coprire i turni lavorativi e di reperibilità e di garantire non solo gli interventi chirurgici di urgenza, ma anche quelli in programmata. Si determinerà una riduzione del 30% degli interventi in programmata ed una riduzione del 50% degli esami endoscopici sia a Pitigliano che ad Orbetello».
«Nell’ultima conferenza dei sindaci il direttore generale D’Urso ha espresso l’intenzione di risolvere tale problema inviando nuovi chirurghi da altri territori e bandendo un nuovo concorso per l’assunzione di un nuovo specialista. Ad oggi non c’è alcuna risposta concreta da parte dell’azienda ed il concorso bandito per tutta l’area vasta avrà necessita di diversi mesi prima di concludersi. Come consiglieri comunali del gruppo “area riformista-pd” di Orbetello siamo preoccupati per la situazione che si potrebbe creare dopo le festività natalizie, e riteniamo importante che sia mantenuta la funzionalità dell’ospedale per poter garantire un uguale diritto alla salute a tutti i cittadini Toscani anche quelli della costa, più periferici. Apprezzando e sostenendo il progetto della messa in rete degli ospedali, voluta dalla Regione, che porta ad un’ ottimizzazione della risposta sanitaria grazie all’integrazione tra gli ospedali provinciali ed i piccoli ospedali, affiancata ad una integrazione con il territorio per la gestione della cronicità, chiediamo al direttore generale dell’Ausl sud-est, all’assessore alla Sanità della Regione Toscana, al presidente della Regione, al capogruppo del Pd in Consiglio regionale Leonardo Marras e al presidente della Conferenza dei Sindaci Ausl sud-est di farsi carico delle problematiche insorte recentemente nella nostra zona sanitaria».
Riteniamo che sia necessaria una valorizzazione del nostro Ospedale con la sostituzione dei professionisti dimissionari nell’area chirurgica affinché possano essere garantiti i servizi fino ad oggi presenti. Il nostro ospedale deve poter svolgere dignitosamente il suo ruolo nella rete degli Ospedali dell’area vasta affiancato ad un potenziamento della rete territoriale di cure primarie e di cure intermedie al fine di creare una risposta sanitaria adeguata al nostro territorio. La zona sud è caratterizzata da una bassa densità di popolazione, con un progressivo invecchiamento della popolazione ed un conseguente aumento di patologie croniche, come si vede nel profilo di salute della Zona distretto Colline dell’Albegna, ma che deve far fronte anche alle patologie acute con dei picchi nei mesi estivi per la grande affluenza turistica. Per poter far funzionare la rete degli ospedale e’ necessario garantire pari dignità e professionalità ad ogni struttura, secondo il proprio ruolo. Questo può essere realizzato i distribuendo adeguatamente le risorse umane e professionali su tutti i territori».