GROSSETO – Tutta la sala in piedi ha rieletto, per acclamazione, il coordinatore provinciale di Forza Italia Sandro Marrini. «Per me questo è un giorno importante, e lo voglio dedicare ai militanti, agli iscritti, ai tanti amici presente oggi». Poi Marrini ha sottolineato come «Il centrodestra deve essere unito, perché uniti si vince, e senza Forza Italia, piaccia o meno, non si va da nessuna parte» Marrini ha ricordato le vittorie di questi anni «A Grosseto, con grande merito del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e poi a Orbetello, Magliano, Campagnatico, Isola del Giglio e infine abbiamo espugnato due roccaforti rosse, comuniste: Castel del Piano e Scarlino. Oltre all’elezione di due parlamentari, Elisabetta Ripani e Roberto Berardi».
Poi Marrini ha parlato di Follonica, la sua città: «Grazie alla caparbietà di tutto il centrodestra abbiamo fatto ricorso, che è stato vinto, e sicuramente, al 99,9%, ci sarà un ballottaggio. Sono 70 anni che a Follonica spadroneggia il centrosinistra, e questi comunisti è l’ora di mandarli a casa. Perché sono prepotenti e arroganti. Pensano di vincere sempre. Ma questa non è più politica ma piccoli poteri forti della città». Al congresso è intervenuto anche Massimo Di Giacinto.
Marrini ha poi sottolineato le differenze tra Forza Italia rispetto al resto del centrodestra: «Non siamo un partito che urla, un partito che prende i voti di pancia, cosa che va così tanto di moda ora. Noi facciamo la politica del buonsenso. Cosa che va poco di moda. Ma non è un atteggiamento di debolezza: la politica è fatta di progetti concreti, di idee».
Dopo i congressi provinciali ci saranno quelli comunali «E poi vogliamo quello nazionale. Noi vogliamo bene a Berlusconi, ma oltre al presidente abbiamo diritto ad avere una classe dirigente giovane che cambia. Non c’è più tempo: i nostri elettori questo rinnovamento ce lo chiedono. Ora è il momento della protesta, ma il nostro paese ha bisogno di altro, di parlare di lavoro, di tasse, di pensioni, di scuola, di famiglia. Questa è la Forza Italia vincente».
Anche il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, è intervenuto al congresso di Forza Italia «Io credo solo in un centrodestra composto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e liste civiche non ce ne sono altri possibili». Poi Vivarelli Colonna parla della sua possibile candidatura come governatore: «Il mio nome gira da tempo, ma io non ho cercato niente, perché credo nella necessità di iniziare una cosa e portarla a termine. Detto questo credo che in tre anni abbiamo portato a termine il 125% del nostro programma. Però facendo parte di una coalizione, ho bisogno anche di sapere quale sia l’intendimento della coalizione su una mia eventuale candidatura in Regione. Non ci sarà una mia scelta se non c’è condivisione di tutti i partiti, e comunque prima di accettare vorrò vedere un progetto concreto, un programma, una squadra e un percorso comune da fare insieme mai dimenticandosi di Grosseto, perché non lo accetterei mai».
Poi il sindaco ricorda: «Io sono un grossetano, un maremmano, ma ho origini fiorentine. E già dalla nascita avevo un’avversione nei confronti della sinistra. Una volta ero nel mio palazzo avevo quattro anni di età, e vidi mia nonna Beatrice trasalire. Sotto casa passava una manifestazione, gente che urlava e inveiva e mia nonna disse: “ci sono questi comunisti che stanno affiggendo sul nostro palazzo volantini anti-aristocrazia, anti-liberismo” e io, a quattro anni, corsi e affrontai massa di persona. Quelli rimasero sbalordite e si silenziarono; e io ebbi la mia prima grande vittoria contro la sinistra».
Ecco i 20 componenti del direttivo provinciale: Giancarlo Lorenzi, Leonardo Bottoni, Giuseppe Temperani, Renzo Nannetti, Massimo Lucattini, Elismo Pesucci, Giampiero Lucchetti, Alessandro Ulmi, Simone Seggiani, Riccardo Meravigli, Matteo Mittica, Giovanni Rispoli, Elisabetta Ripani, Linda Martinelli, Eleonora Goti, Valeria Patrizia Crippa, Mirella Milli, Federica Frusoni, Roberta Bardi, Francesca Bronzetti.