GROSSETO – “Gli eventi atmosferici eccezionali che hanno colpito l’Italia e in particolar modo la Toscana nelle scorse ore hanno tenuto intere comunità con il fiato sospeso, nella speranza che il peggio passasse in fretta” dichiara Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente. “All’indomani della giornata decisamente più drammatica, è già scattata la conta dei danni e, seppure in maniera ancora non del tutto sufficiente, la corsa all’individuazione di percorsi attraverso i quali prevenire le conseguenze catastrofiche causate da simili eventi che, stando alle proiezioni, nei prossimi periodi saranno sempre più frequenti e violenti. Ad affrontare il tema delle strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici è Legambiente che da sempre si batte per rendere cittadini e decisori politici sempre più consapevoli in merito a tali temi”.
“Quelli a cui siamo stati costretti ad assistere nelle scorse ore sono fenomeni direttamente legati alla crisi climatica e all’aumento della temperatura del Pianeta. Lo diciamo da tempo, lo ripetiamo in questa sede: gli eventi eccezionali saranno sempre più frequenti e violenti. Per questo – ha spiegato Gentili -, è necessario dare seguito a politiche e strategie volte alla prevenzione. E se, da una parte, è necessario tenere sotto controllo ed effettuare una corretta e regolare manutenzione dei corsi d’acqua e del territorio per ridurre al minimo il rischio idrogeologico, dall’altra è fondamentale dare seguito ad azioni strategiche per il futuro, evitando ad esempio di permettere l’edificazione in aree a rischio idraulico. Di errori di natura urbanistica in passato ne sono stati fatti fin troppi e oggi è arrivato il momento di fare tesoro di quella lezione. Costruire in zone critiche, lasciare i terreni incolti e non dare seguito ad azioni di contrasto – ha continuato Gentili – significa consentire al rischio idrogeologico di aumentare a dismisura”.
“Servono presidi territoriali e serve conoscere i fenomeni per imparare a prevederne, quando possibile, gli impatti. La zona sud della Maremma in queste ore si trova a dover fare i conti con una situazione drammatica così come la città di Grosseto. È di poche ore fa inoltre la notizia di circa mille pini abbattuti nella riserva della Feniglia da una tromba d’aria che ha colpito la zona al confine tra la Toscana e il Lazio”.
“Vincere contro la furia della natura è impossibile, è vero. Prevenire le conseguenze più drammatiche invece è possibile, a patto che gli amministratori decidano di dare seguito a politiche di mitigazione del rischio. Ieri, se il mare non avesse ricevuto e smaltito le ondate di piena le conseguenze per l’intero territorio sarebbero state drammatiche: partiamo da qua per attivarci immediatamente. La più grande opera pubblica che serve al Paese – ha concluso Gentili – si chiama manutenzione. Per smettere di pagare a caro prezzo le conseguenze dei cambiamenti climatici è necessario prendersi cura del territorio e tenere conto del fatto che registrare una quantità di pioggia che di solito cade in quattro mesi in soli tre giorni sarà sempre di più una costante e non l’eccezione. Da parte di tutta la Legambiente mando un abbraccio alle famiglie colpite dalle conseguenze disastrose del maltempo e ringrazio i Vigili del fuoco, la Protezione civile, gli operatori e gli enti locali che in queste ore si stanno adoperando per cercare di fare fronte alle numerose emergenze.”