GROSSETO – “Alle 10:50 di una qualunque domenica mattina di novembre, senza un minimo di preallerta, nonostante il maltempo piombato sulla Maremma fosse largamente previsto, è piovuta (è proprio il caso di dire) una roboante ordinanza del nostro sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna che, senza pensare alle conseguenze, ha cacciato di casa più di 2mila famiglie in ragione di un ipotizzato, imminente pericolo”. Intervengono così dal Coordinamento Italia Viva di Grosseto.
“Il coordinamento di Italia Viva Grosseto ha deciso di manifestare alcune considerazioni a poche ore dalla fine dell’emergenza idraulica che ha attraversato nelle ultime ore la Regione Toscana e la Maremma, per denunciare delle falle preoccupanti nella macchina organizzativa che avrebbe dovuto gestire una crisi e nel governo dello stato di allerta di queste ore – continuano -. Non vogliamo discutere sulla reale necessità o meno di attivare le misure prese dalla amministrazione di Grosseto, sicuramente l’argomento necessiterebbe di un capitolo a parte, ma vogliamo però dire con forza che tutto quello che si è vissuto dal momento dell’ordinanza della domenica fino alla mattina del lunedì è stato gestito con improvvisazione e poca professionalità, al punto che i grossetani tutti si sono trovati spaesati e spaventati senza ricevere informazioni preziose. Dalla diffusione dell’ordinanza (per altro poco capillare) ci sono volute infatti 4 ore circa per l’attivazione e la comunicazione dei due numeri di emergenza messi a disposizione dal Comune e, ancora più grave, non è mai stato allestito un punto di raccolta delle famiglie sfollate. Dalle 11 del mattino, di fatto, l’amministrazione ha messo fuori casa 2mila famiglie senza che sapessero dove sbattere la testa, senza un riferimento chiaro e una guida certa”.
“Il Comune di Grosseto ha telefonato a pioggia ai cittadini, non a tutti gli interessati, non considerando la partizione delle zone della città a seconda del pericolo, provocando il panico a molti anziani che erano fuori dalle zone di pericolo e quindi nemmeno interessati minimamente agli eventi in corso – proseguono dal comitato -. Nessun addetto alla macchina di Protezione Civile ha realmente poi controllato che le famiglie avessero ricevuto il messaggio di evacuazione o che lo avessero rispettato davvero, cosi da creare situazioni a macchia di leopardo sulla reale situazione di sgombero. Per l’accoglienza di emergenza si è parlato, e solo sui vari social, di ipotetiche stanze messe a disposizione dalla Amministrazione utilizzabili dalle famiglie sgomberate, ma tutto è rimasto davvero fumoso, senza un avviso ufficiale in pochissimi hanno potuto davvero costatare la veridicità delle informazioni.”
“L’unico effetto reale dell’ordinanza (dobbiamo rendere atto al sindaco), è la pubblicizzazione del nostro fiume. Gli argini dell’Ombrone, infatti, in pochi minuti si sono riempiti di un fiume di curiosi che hanno stanziato per tutte le ore del giorno senza essere fermati dagli addetti alla sicurezza (quando c’erano). Insomma – concludono dal Comitato Italia Viva di Grosseto – il sindaco ha cacciato la gente di casa ma ha permesso ai cittadini di stare in bocca all’ipotizzato pericolo”.