MARINA DI GROSSETO – Al Centro recupero tartarughe marine di Marina di Grosseto si è tenuto un incontro sulle attività dei centri, una giornata interamente dedicata alle attività di recupero degli animali feriti e alla tutela dei nidi in tutte le loro fasi, con la partecipazione di esperti provenienti da altre strutture italiane d’eccellenza come la Stazione Zoologica Anton Dohrn, e il Crtm del Parco nazionale dell’Asinara, con l’intervento degli esperti dell’Università di Pisa per quanto concerne il tracking satellitare.
La veterinaria del centro, Lara Papini, medico veterinario di tartAmare, che ha collaborato con Daniele Denurra nell’esposizione degli interventi medici di primo soccorso e sanitari ed ha condotto una sessione pratica sulla diagnostica e terapia. I lavori sono stati aperti dal contrammiraglio Aurelio Caligiore, capo del Reparto ambientale marino del Corpo delle Capitanerie di Porto, impegnato tra l’altro nella gestione delle attività di recupero delle ecoballe disperse attorno l’isola di Cerboli, e con l’intervento del luogotenente Andrea Porzio sulla segnalazione e il primo soccorso. A seguire l’intervento di Gianluca Treglia del centro Ricerche tartarughe marine di portici sulla gestione e mantenimento dei parametri nelle vasche di degenza di questi grandi rettili marini.
Luana Papetti, responsabile scientifico del centro di Tartamare, sottolinea la grande partecipazione da parte dei volontari, anche nelle prove pratiche, interessati all’approfondimento delle varie tematiche sul recupero, la gestione, la parte diagnostica e sanitaria e l’alimentazione degli animali, fino alla loro liberazione. Questo è solo il primo di altri eventi e meeting di formazione e sensibilizzazione invernali in programma al centro di Tartamare.
L’obiettivo di questo incontro era volto su tre direzioni: formare un gruppo di lavoro di volontari preparati e “professionalizzati” per l’attività di conservazione delle tartarughe marine in Toscana; conoscere tutte le realtà piccole e grandi presenti nella nostra regione e favorirne la collaborazione; lavorare in squadra anche con le altre realtà italiane.
Questo è solo il primo di altri eventi e workshop volti alla sensibilizzazione, formazione ed informazione che il Centro di tartAmare ha in programma durante l’inverno.