GROSSETO – Mercoledì 20 novembre, la classe IV A dell’indirizzo economico-sociale del liceo Rosmini inizierà le riprese che documenteranno le fasi del progetto, iniziato lo scorso anno e sovvenzionato dal MIUR, “A ciascuno il suo cinema”. Con una troupe di professionisti fornita dall’associazione “Rete degli spettatori”, che ha collaborato alla realizzazione del progetto, i ragazzi racconteranno l’esperienza vissuta, partecipando attivamente alla realizzazione del documentario: un gruppo coadiuverà la troupe nella regia, un altro nel lavoro del fonico, un altro in quello dell’operatore di macchina, del direttore della fotografia; alcuni alunni si occuperanno dell’organizzazione e della pianificazione quotidiana del lavoro, altri si cimenteranno nel ruolo di attori.
Nella consapevolezza dell’efficacia didattica del cinema come strumento di riflessione e di interpretazione del mondo, della storia, della società, nonché dell’animo umano, “A ciascuno il suo cinema” nasce come progetto di ricerca su quale sia, oggi, il tipo di fruizione delle sale cinematografiche e del prodotto cinematografico, su come sia cambiato nel tempo il rapporto tra pubblico e cinema e su quali siano le attuali aspettative rispetto al cinema. Tutto questo, attraverso un’indagine che gli studenti, dopo la fase seminariale e di formazione che ha permesso loro di incontrare esperti del settore, hanno effettuato su campioni rappresentativi di diverse fasce di età (dagli 11 ai 70 anni), tenendo incontri con alunni delle scuole medie del territorio (“Dante Alighieri” e “Leonardo da Vinci”) e intervistando coetanei e adulti (familiari e conoscenti). Un lavoro impegnativo che i ragazzi hanno portato avanti con passione e serietà e che ha consentito loro di cimentarsi con la dimensione della ricerca sul campo, mettendo in pratica quello che è uno degli aspetti fondamentali delle Scienze umane.
“Girare il documentario – commentano dalla scuola – sarà la fase finale di un percorso che certamente ha arricchito i ragazzi, rendendoli consapevoli, oltre che del valore estetico della settima arte, del suo ruolo nell’ambito dell’economia di un Paese, in quanto elemento fondamentale dell’industria culturale. In bocca al lupo, dunque, agli alunni della IV A che aspettano con trepidazione di allestire il set e di pronunciare il loro primo ciak”.