MASSA MARITTIMA – Inizieranno la prossima settimana le indagini geologiche per il monitoraggio del dissesto franoso tra via Verdi, e via Boito fino a lambire via Massetana. Si tratta di un movimento franoso ormai presente da anni, e che quindi non rappresenta un pericolo, ma che comunque deve essere messo in sicurezza. Le indagini, rese possibili grazie ad un finanziamento di 99mila euro da parte della Regione Toscana, sono molto importanti perché rappresentano il primo passo per poi arrivare ai lavori di consolidamento.
Grazie ad una serie di sonde sistemate in quattro postazioni, sarà possibile avere tutti i dati necessari per poi procedere all’intervento vero e proprio. In particolare saranno misurati gli spostamenti del terreno e la profondità dei movimenti, il livello delle acque sotterrane, svolte le indagini geofisiche mediante tecniche sismiche, geoelettriche e georadar, finalizzate all’acquisizione di informazioni sulle caratteristiche dei terreni utili ad elaborare dei modelli geologici del sottosuolo.
Saranno poi applicati fessurimetri nei manufatti maggiormente afflitti da lesioni mediante l’applicazione a cavallo delle fessure di piccole piastrine metalliche la cui distanza sarà misurata nel tempo con un comparatore centesimale (precisione 1/100 mm). Questi apparecchi saranno istallati prevalentemente nelle pareti esterne dei fabbricati, in accordo, se privati, con la proprietà, oppure all’interno degli edifici opportunamente selezionati. Inoltre è prevista la realizzazione di un rilievo topografico dell’intera area di studio con la redazione di una planimetria di dettaglio.
Il flusso d’informazioni confluirà in un dettagliato modello geologico, geotecnico ed idrogeologico del sottosuolo del versante in esame. In questo modo sarà possibile capire il livello di rischio ed eventualmente individuare meglio gli interventi di consolidamento che si rendessero necessari per garantire la stabilità del terreno. Un lavoro che rappresenta l’ultimo tratto di sistemazione di questo versante della città che ha già visto altri interventi simili.
“Grazie ai finanziamenti regionali intercettati dai nostri uffici – spiega Maurizio Giovannetti, vicesindaco con delega ai lavori pubblici – diamo il via alla progettazione del il terzo intervento nella zona, dopo quelli già completati nella strada del Mattatoio e in via Mascagni sempre realizzati con fondi destinati alla salvaguardia del territorio. Un’opera che completerà la messa in sicurezza dell’intera zona da secoli interessata da un lento movimento franoso”. L’attività di monitoraggio dell’area interessata avrà una durata di circa 14 mesi.