GROSSETO – Ci sarà anche un maremmano, Matteo Bartolini, nella nazionale dei Vignaioli in campo nel campionato europeo in Repubblica Ceca.
A Brno sono state fatte le estrazioni e sono stati formati i gironi. L’Italia, per cercare di qualificarsi, dovrà vedersela nel girone A con la Germania, la Svizzera e i campioni uscenti della Slovenia. Nel girone B invece si affronteranno la Repubblica Ceca, il Portogallo, l’Ungheria e l’Austria. Il campionato si svolgerà dal 19 al 23 maggio 2020 in Moravia, storica regione vinicola ceca, tra Znojmo, Mikulov e Uherské Hradiště.
Nello scorso fine settimana, i rappresentanti delle otto associazioni nazionali, che hanno anche dato vita all’Unione delle nazionali europee di calcio vignaioli, si sono inoltre incontrati nella Repubblica Ceca per curare gli ultimi dettagli dell’evento e approvare le nuove regole. Nelle diverse squadre, a scendere in campo, oltre a titolari e dipendenti delle diverse aziende vinicole associate, saranno anche giornalisti interessati alla cultura del buon bere, appassionati di calcio e universitari degli atenei che da tempo ormai seguono l’associazione con progetti volti a stimolare l’organizzazione produttiva e organizzativa all’insegna della sostenibilità. Un’attività quest’ultima portata avanti dalle Università di Pisa, Maribor (Slovenia) e Gelsenhelm (Germania), a cui ora si sono aggiunte anche le Università di Lisbona (Portogallo) e Brno (Repubblica Ceca).
Il campionato europeo sarà occasione di confronto e scambi tra aziende vinicole e rappresenterà una prestigiosa vetrina per i vini italiani. Alle partite di calcio si alterneranno infatti convegni sulla viticoltura, visite alle cantine ceche e manifestazioni in cui verranno presentati i prodotti delle aziende partecipanti.
L’associazione italiana 11 del Vino è nata a Cecina, in provincia di Livorno, nel 2006, con l’obiettivo di unire le due passioni che accomunano tutti i centri italiani, quella per il buon vino e quella per il calcio, cercando così di contribuire allo sviluppo delle aziende vinicole, consentendo a delle realtà così importanti nelle varie regioni d’Italia di promuoversi autonomamente facendo sistema tra loro e creando una cultura del bere bene e in maniera responsabile.