GROSSETO – “Un nuovo modo di intendere il servizio ai donatori di sangue e plasma. L’azienda Usl Toscana Sud Est ha finalmente accolto le nostre richieste che per anni erano state inevase.” Così il presidente provinciale di Avis Grosseto, Carlo Sestini, dopo la conferenza di organizzazione associativa che ha raccolto 19 presidenti di altrettante sezioni, commenta quanto è stato comunicato dal direttore del dipartimento della unità operativa complessa di Grosseto, dottor Fabrizio Niglio, accompagnato dal coordinatore infermieristico del trasfusionale di Grosseto, Monica Vichi.
“In primo luogo – spiega Sestini – avevamo richiesto la possibilità di fruire di parcheggi dedicati, evitando così la noiosa ricerca di uno stallo. Dal primo di novembre questo è diventato realtà e per chi si reca al centro trasfusionale per compiere il gesto della donazione di plasma o di sangue, vi è uno spazio dedicato; basta presentare il tesserino e consegnare una autodichiarazione alla vigilanza all’ingresso dell’area ospedaliera.”
Ma non è l’unica novità emersa dall’incontro con il dirigente. Infatti, è stato sottolineato come per facilitare al massimo chi compie questo gesto di grande altruismo e generosità, il centro trasfusionale di Grosseto, come quello di Orbetello e di Castel del Piano, apre alle ore 7,30.
“Abbiamo avuto rassicurazioni che a breve questa pratica – aggiunge il presidente Sestini – sarà estesa anche agli altri centri, così da avere uniformità su tutta la provincia. Questo per rispondere meglio ai desiderata dei donatori che in particolare modo nelle prime ore della mattina rispettano al 98% gli appuntamenti, a testimonianza che è una fascia oraria molto ambita perché permette a chi non può fruire del permesso, o ai lavoratori autonomi, di non compromettere la giornata lavorativa”.
“Nel solco di performare percorsi sempre più a misura di donatore, come da anni richiediamo, è stata confermata sul centro trasfusionale del Misericordia l’apertura per la seconda e la quarta domenica del mese e non si esclude di poter attivare anche la donazione pomeridiana per alcuni giorni. Inoltre, dal primo dicembre, la fascia 7,30 – 9,30 sarà servita da più postazioni per poter rispondere alle crescenti richieste. L’altra novità che penso possa far piacere ai donatori, che a livello provinciale, rispetto allo scorso anno, hanno compiuto lo 0,6% delle donazioni in più – commenta Sestini -, è l’emocromo effettuato solo con la digitopuntura. Ciò garantirà sempre uno screening completo della formula leucocitaria ma eviterà il “doppio buco”, conservando le vene migliori da dedicare alla donazione. Sono notizie importanti queste – conclude il presidente provinciale di Avis – che mostrano come vi sia una doverosa tendenza a rendere il sistema trasfusionale sempre più attento al donatore che ricordiamo essere elemento imprescindibile e insostituibile nel complesso e articolato mondo della Sanità.”